Il Palermo non molla mai e una perla di Stulac su al 104’ punisce lo Spezia di Alvini, regalando ai rosanero il quarto risultato utile consecutivo e il momentaneo terzo posto. Sembra la classica annata dove, di diritto o di rovescio, qualcosa o qualcuno è protagonista di un felice epilogo. Lo stesso che in altre circostanze sembra già scritto dopo i primi passi falsi. E’ un po’ la trama di questo Palermo 2023-2024: quando tutto sembra essere spento, il Palermo non vuol morire. Indice che i ragazzi di Corini non conoscono la rassegnazione e che, nonostante alcune manchevolezze tattico-tecniche, la capacità di restare sul giusto binario ha la meglio. Toni accesi da subito davanti gli oltre 29 mila spettatori presenti. La prima incursione è rosanero, quando dopo 120 secondi di gara Di Francesco crossa sul secondo palo, Insigne fa sponda per Brunori che però non riesce a trovare, di testa, il guizzo vincente. Un minuto dopo rispondono i liguri con un gran tiro al volo di Antonucci che obbliga Pigliacelli al tuffo. Nei primi quindici di match il ritmo è alto, ma quando i ragazzi di Corini sembrano aver trovato il ritmo e gli spazi giusti, gli ospiti rispondono e sconvolgono i piani. Alla mezz’ora infatti Henderson perde (l’ennesima) palla a centrocampo, lasciando approfittare di fatto Reca che dal limite dell’area sfodera un tiro a giro imprendibile per l’estremo difensore rosanero. Il Palermo prova a reagire da subito, svuotando però la propria metà campo e lasciando spazi di campo scoperti che rendono più volte pericolose le ripartenze dei ragazzi di Alvini. L’unica risposta (degna di nota) del Palermo arriva a due minuti dal 40esimo con Di Francesco: cross dalla sinistra di Lund, stop dell’ex Lecce e tiro centrale. Dragowski non ha particolari problemi a respingere la sfera. Nel secondo tempo Corini non modifica l’assetto tattico, il Palermo prova a rendersi propositivo ma il primo quarto d’ora i rosanero non riescono a rendersi concretamente pericolosi. Al 56’ un presunto contatto in area tra Bertola e Brunori porta Forneau di Roma al Var per verificare il possibile calcio di rigore in favore del Palermo. Dopo tre minuti di review nulla di fatto, si torna a giocare. Al 62’ dopo un bel fraseggio all’interno dell’area Mancuso fa un tipico movimento da attaccante liberandosi di Bertola e lasciando partire un piattone che sfiora il palo di Dragowski. Primo brivido del secondo tempo al Barbera. La reazione del Palermo continua ad essere timida e lo Spezia risponde presente al 70’: Bandinelli approfitta del lassismo della difesa rosanero, serve Zurkowski con un cross basso e da pochi centimetri il numero 9 non fallisce. Quando il doppio vantaggio sembra aver chiuso il match 180 secondi dopo i ragazzi di Corini lo riaprono: Lund serve Mancuso che, similmente a Zurkowski, appoggia da pochi passi in rete. Il Palermo rientra da subito in gara e prepara negli ultimi venti minuti un pressing a tratti pericolosi, a tratti pieno di equivoci e incertezze. Ma che si rivelerà comunque efficace. A un minuto dal 90esimo ci riprova Mancuso che con un sinistro dal limite per poco non trova la doppietta. Quattro minuti dopo arriva un’altra clamorosa occasione: Soleri riceve il pallone e calcia da posizione ravvicinata, davanti a lui però trova Di Francesco che non fa in tempo a spostarsi dalla traiettoria. La partita regala ancora emozioni, le più belle per i rosanero. Dopo un presunto calcio di rigore al 102’ per una spinta di Bertola su Soleri, Forneau assegna il calcio di punizione dopo aver stabilito al Var che il contatto è avvenuto fuori l’area. Il boato del Barbera si assopisce, ma per qualche secondo. Perché al 104’ Stulac sfodera un’autentica perla che supera la barriera e immobilizza Dragowski regalando, di fatto, un pareggio che ha il sapore della vittoria. Ancora un risultato utile che permette ai rosanero, con la gara casalinga contro il Brescia da recuperare, di non perdere terreno su Parma e Catanzaro. PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Lund (64’ Aurelio); Henderson (46’ Vasic), Gomes, Segre (74’ Stulac); Insigne (46’ Mancuso), Brunori (Cap, Soleri dal 74’), Di Francesco. Allenatore: Corini. SPEZIA (3-4-1-2): Dragowski; Amian, Nikolau (C.), Bertola; Elia (78’ Moutinho), Cassata (64’ Bandinelli), Esposito, Reca (91’ Pietra); Zurkowski (78’ Kouda); Moro (64’ Esposito), Antonucci. Allenatore: Alvini. ARBITRO: Francesco Forneau (Roma 1) AMMONITI: Brunori (7’), Cassata (7’), Bertola (17’), Lucioni (36’) Dragowski (57’), Zurkowski (63’), Ceccaroni (87’), Nikolau (92’) ESPULSIONI: Bertola (secondo giallo 102’) RETI: Reca (31’), Esposito (70’), Mancuso (73’), Stulac (103’) Nella foto di Tullio Puglia l'esultanza di Leo Stulac dopo il 2-2