Palermo, battuti Iachini e la sua vecchia «banda»: Corini va al doppio della velocità dopo 8 giornate
Un primo bilancio da sogno. Il Palermo vola sulle ali dell’entusiasmo, ma è anche una squadra consapevole e matura. I numeri dicono che la macchina costruita da Eugenio Corini (con il ds Rinaudo) viaggia al doppio della velocità rispetto all’ultima grande “Ferrari” messa in moto da un certo Giuseppe Iachini. Il riferimento è alla stagione 2013-2014, annata dell’ultima promozione del Palermo in serie A. Ripetere quell’impresa, con quei numeri, sarà difficile ma non impossibile. Si parla, quindi, degli 86 punti conquistati in 42 giornate, delle sole 5 sconfitte, dei 38 punti su 57 conquistati in trasferta, delle 25 vittorie e dei 24 gol subiti. Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma meglio tornare al presente. Sì, perché dopo 8 giornate di campionato (tante il Palermo ne ha disputate fin qui, con una gara da recuperare) il confronto dice che ha fatto meglio, e non di poco, la squadra di Corini. Dopo 8 turni di campionato quel Palermo, complice anche la partenza a rilento con Gattuso in panchina (che resistette 3 giornate prima dell’esonero), era ottavo in classifica con 11 punti conquistati dopo 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. I rosanero sono invece adesso al secondo posto in classifica con ben 7 punti in più (19) e hanno vinto ben 6 volte in 8 gare giocate. Se si presta attenzione ai gol fatti e subiti, ad avere la meglio è ancora una volta la squadra di Brunori e compagni rispetto a quella che fu, comunque, una corazzata straordinaria: sono 14 le reti realizzate a fronte delle 12 di 10 anni fa e 4 quelle subite contro le 8 della squadra allenata da Iachini. Schiacciante, poi, il dato sui marcatori diversi in 8 turni di campionato: ben 11 quelli dell’attuale Palermo contro i soli 5 di quella stagione. Furono Andelkovic, Lafferty, Di Gennaro, Belotti ed Hernandez i giocatori che andarono a segno in quelle prime 8 gare di campionato. Sono ben 11, distribuiti in ogni reparto, quelli del Palermo targato Corini. L’obiettivo è continuare a stupire. Buon cavallo si vede a lunga corsa ma il confronto con quella squadra dei record vede l’allenatore bresciano, per ora, al primo posto. Solo 8 partite giocate, e paragoni (legittimi) già pesanti. I rosanero vogliono scrivere (di nuovo) la storia.