Il primo tentativo di fuga passa dal Barbera. La storia tra il Palermo e i propri tifosi parte da molto lontano ed è uno degli aspetti che negli anni non è mai cambiato. «Mi vengono i brividi a pensare cosa potrà esserci al Barbera per Palermo-Spezia. Palermo diventa difficile per tante squadre con questa connessione squadra-pubblico». Dopo la vittoria a Modena, con queste parole Corini ha voluto evidenziare come quello dei tifosi sia un aspetto centrale del progetto della stagione 2023/24. Al rientro dall’ultima sosta per le nazionali, il Palermo ha giocato 5 partite: Ascoli, Cosenza, Venezia, Südtirol e Modena. Bottino: 12 punti, frutto di 4 vittorie e una sola sconfitta. Di queste 5 partite, due sono state giocate in casa e tre in trasferta. Adesso, altro mini-ciclo di cinque gare ma il Palermo avrà la fortuna di poterne giocare 4 tra le mura amiche. I rosanero apriranno questo filotto di patite interne, appunto, lunedì 23 contro lo Spezia di Alvini. Si giocherà alle 20.30, con la speranza che ci sia uno stadio pieno a sostenere la propria squadra giocare contro un avversario di valore che ha accusato un inizio difficile e che negli ultimi giorni sta pian piano uscendo fuori dalle difficoltà. 4 punti nelle ultime due partite tra cui l’unica, fin qui, vittoria del campionato, ottenuta proprio in trasferta (2-1) contro la Feralpisalò. Dopo i liguri, al Palermo toccherà ospitare la neopromossa Lecco, che ha cambiato l’allenatore: esonerato Foschi, toccherà a Zaffaroni il compito di salvare i lombardi che al momento occupano l’ultimo posto della classifica. L’avvento del nuovo allenatore sarà sicuramente importante da andare ad analizzare e il match sicuramente conserverà delle insidie che Corini proverà a superare anche grazie all’apporto del Barbera. Poi, si andrà in trasferta a Genova contro la Sampdoria il 4 novembre e dopo appena quattro giorni, il turno di recupero contro il Brescia. Squadra sorprendente fino a questo momento: dopo la rimassione in B, il Brescia è ancora imbattuto lontano dal Rigamonti, a dimostrazione che gli uomini di Gastaldello non sono affatto vittima sacrificale, anzi. Fino a questo momento, 2-0 in casa del Lecco e pareggio 0-0 in casa dello Spezia. E poi, riavere il Brescia al Barbera riporterà alla mente dei ricordi non proprio felici ad un pubblico che la scorsa stagione riempì il Barbera con oltre 32 mila presenze per l’ultima di campionato che avrebbe dovuto regalare i play-off. Un modo per prendersi una rivincita sul campo per una delle partite calcisticamente parlando più tristi degli ultimi anni. A chiudere il mini ciclo ci sarà la sfida con il Cittadella, il 12 novembre. La squadra veneta è storicamente osso duro da battere e lo scorso anno riuscì a uscire indenne dal Barbera con uno 0-0 fatto tutto di difesa e contropiede. In tre delle prime 4 trasferte stagionali i granata sono già riusciti a portare via punti. Uno a Bari (1-1), poi una convincente e meritata vittoria a Genova contro la Sampdoria (2-1) e infine un altro pareggio in Calabria, in casa del Catanzaro. Tre avversarie illustri messe alle corde da una squadra che ovunque e contro chiunque è capace di far male. Che il Barbera e il pubblico possano fare la differenza lo capiscono anche i rosanero e Corini. «Siamo sostenuti da un pubblico straordinario e con una connessione simile è difficile per gli avversari - le recenti parole del tecnico dopo il successo in extremis con il Südtirol -. Il pubblico ha avuto la pazienza di attendere e questo legame con i tifosi ci permetterà di fare un campionato da protagonisti». Adesso arriva questo filotto che può rinsaldare ulteriormente questo legame. In queste prime otto giornate di campionato, il Palermo ha giocato solamente in tre occasioni al Barbera, collezionando 6 punti sui 9 disponibili a causa della sfortunata sconfitta contro il Cosenza. Ruolino di marcia più lineare e da imbattuti in trasferta, dove i rosanero hanno raccolto 13 punti sui 15 totali in cinque partite giocate. Numeri da squadra importante, che non fa differenza tra partite in casa o in trasferta e che è capace di vincere e dettare legge su tutti i terreni di gioco. Ed ecco che qui entra in gioco, appunto, il tifo rosanero. Il Barbera potrebbe rappresentare quel fattore determinante che può permettere al Palermo di creare un piccolo solco con le altre formazioni e trasformare il Palermo in quella famosa ammazza-campionato che ancora la Serie B non ha trovato. È quello che la società spera e quello che Brunori e compagni proveranno a raggiungere. Il tutto, con l’aiuto del pubblico, sempre più determinante in una stagione che vuole essere indimenticabile.