Palermo

Sabato 21 Settembre 2024

Palermo, Binda: “Vasic sarà la sorpresa della B, per la A c’è concorrenza"

“Palermo, sei nella mani giuste con City Group. Il futuro è pieno di soddisfazioni”. Ne è sicuro Nicola Binda, esperto di serie B e noto giornalista della Gazzetta dello Sport. In esclusiva a Gds.it, Binda ha ripercorso le tappe dello scorso campionato e il risultato raggiunto: “Penso che il primo anno sia stato positivo, era il primo della nuova proprietà. Corini è arrivato tardi e la squadra è stata aggiustata all'ultimo giorno di mercato. Per essere stato il primo anno essere arrivati a un passo dai playoff, persi al 94esimo dell'ultima giornata, direi che ci sta. Capisco che Palermo sia una piazza ambiziosa, ma credo che il fatto che ci sia una proprietà così forte alle spalle debba far dormire tranquilli i tifosi. Sono state gettate basi solide per la prossima stagione”. Basi solide e investimenti per togliersi grandi soddisfazioni. Già 5 acquisti di livello con il mercato che è ancora molto lungo: “Si tratta di un segnale importate, significa che il club vuole crescere, che se lo scorso anno i playoff li ha sfiorati quest'anno è l'obiettivo minimo”, ha ammesso Nicola Binda. Che poi ha anche messo in guardia il club rosanero: “Il livello della squadra va sempre rapportato agli avversari però. Da lì si capirà se si possono legittimare le proprie ambizioni. Stanno nascendo buone squadre: vedi il Parma, il Como, la Sampdoria, Cremonese e Spezia. Sui blucerchiati però vorrei dire che sono indietro dal punto di vista tecnico, Pirlo – ha detto – mi incuriosisce ma il mestiere dell’allenatore è diverso, vedremo. I rivali non mancano comunque. Il Palermo si è però già messo in prima fila. A mercato finito faremo un bilancio complessivo, mancano ancora un paio di tasselli come il terzino sinistro. Al netto che poi sarà solo il campo a stabilire se gli acquisti sono stati quelli giusti". Una società, quella siciliana, che segue sempre la linea verde improntata sui giovani talenti. Come dimostra l’acquisto di Vasic e non solo: “Può essere una sorpresa, il Palermo lavora molto in prospettiva. Nelle rose servono giocatori giovani che possano dare un patrimonio importante. Può dare a livello di bilancio soddisfazioni in futuro. Ha fatto molto bene a Padova. Lui come Desplanches – ha continuato Binda - sono giocatori del futuro. Da questo punto di vista il Palermo può dormire "tra quattro guanciali", perché avere una società forte che ti garantisce un futuro importante è uno scenario che in pochi possono vantare". Dal club rosanero al caos sulle riammissioni e i ripescaggi in serie B. Da grande professionista qual è, il noto giornalista ha espresso il suo parere: "La situazione della Reggina mi sembra molto compromessa, mentre per il Lecco è ancora tutto aperto, il caso è spinoso e posso capire le ragioni dei blucelesti. Purtroppo siamo di nuovo di fronte ad un'estate bollente, piena di ricorsi e situazioni giudiziarie che gettano incertezze e tolgono luce che la serie B meriterebbe. Molte cose sarebbero da rivedere dal punto di vista normativo". Poi ha ribadito con veemenza: “Io non capisco perché se lo sport ha la sua autonomia ottenuta grazie alle leggi dello stato, debba mettersi nelle mani dei tribunali ordinari come Tar e Consiglio di Stato per avere le sue certezze. Lo sport, il calcio, deve avere le sue leggi, ma non dipendere da organismi esterni. E poi, non trovo giusto che sia vincolante la questione stadio per partecipare a un campionato. Le società hanno diritto a giocare nei propri stadi, sapendo che per motivi di ordine pubblico questo non sarà sempre possibile: Ad esempio, se il Palermo va a giocare a Lecco e ci sono 5.000 palermitani, è ovvio che quella partita verrà spostata da un'altra parte. Contro Cittadella o altre piazze più piccole, non capisco perché il Lecco non possa giocare a casa sua. Chi non ha lo stadio a norma, può giocare a casa sua solo le gare che le istituzioni permettono di giocare. Penso che questa norma sugli stadi vada rivista, questo rigore sugli stadi è da rivedere perché non è compatibile con la situazione attuale dei comuni italiani”. Il calcio la sua passione, ma non solo. Per Binda questo sport è una metafora della vita. Ogni fine settimana, sempre al proprio posto. Ma spesso il suo cuore sceglie Palermo, destinazione Renzo Barbera. Ci ha spiegato il motivo: “Seguo le gare più importanti per ogni giornata. Sicuramente la trasferta a Palermo è prestigiosa, perché si percepisce a pelle la passione. Non è come andare a vedere una gara allo stadio al Nord, dove c'è molta freddezza. Al Barbera è una festa, oltre al fatto che hai la possibilità di visitare una città meravigliosa. Palermo è uno di quei posti che meritano sempre di essere visitati, colgo sempre l'occasione di visitarla quando vedo le partite, perché sono occasioni rare per conoscere certe meraviglie".

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