La nuova vita di Morganella: "Installo pannelli solari, nel mio Palermo mi allenavo coi campioni"
Barba e look davvero stravaganti. Ruolo terzino sinistro. Michael di nome, Morganella di cognome. Tante soddisfazioni nel mondo del calcio, fino al ritiro annunciato all’età di 34 anni: “Sono felice di quello che ho fatto, alcune scelte le ho sbagliate ma rifarei tutto”. Al Palermo dal 2012 al 2018, per un totale di 108 presenze, 2 gol e 5 assist. In un’intervista rilasciata a Gazzetta.it, il terzino ha parlato anche della sue esperienza in rosanero: “Portavo la barba lunga e la cresta, adesso ho rasato tutto. Mia moglie preferisce così. E poi, ormai, mi sono fatto grande…”. Ma la sua avventura nel capoluogo siciliano ha significato anche giocare al fianco di tanti campioni: “C’erano Dybala, Miccoli, Cavani e Pastore. Mi sono divertito – ha ammesso Morganella – senza pensare mai ai soldi”. Umile e con un solo obiettivo fare ciò che ama: “Quando mi chiamò il Novara e mi promise di fare il titolare in B – ha raccontato – ho accettato di prendere 100.000 euro in meno”. Adesso una vita lontana dal mondo del calcio: “Sono cambiate tante cose, mi sono stufato ormai”. E un lavoro nuovo. O meglio, un’altra passione che l’ex terzino ha ammesso di aver sempre avuto nel cassetto: “Mio padre – ha detto - è il classico tuttofare: idraulico, muratore, elettricista… a casa si diverte così. Il lavoro manuale mi affascina, però non ho mai avuto il tempo di imparare un mestiere”. L’occasione è arrivata però a febbraio ed è coincisa con la chiamata di un altro club. Proprio quel mondo (quello del calcio) che aveva lasciato, gli ha dato l’opportunità di trovare un’altra strada. Ci hanno pensato i dirigenti del Rancate, squadre ticinese con cui il terzino svizzero ha segnato 4 gol e fornito 4 assist: “Mi hanno messo in contatto con alcune aziende e ho fatto due o tre colloqui – ha dichiarato Morganella -. Ho scelto di lavorare con i pannelli solari perché il settore è in crescita. Operiamo soprattutto con grandi imprese e centri commerciali. Saliamo sui tetti, posizioniamo le zavorre, poi montiamo dei binari dove inserire i pannelli. Mi piace sentirmi stanco fisicamente: nell’ultima settimana, insieme a due colleghi, abbiamo spostato 740 carichi da 60 chili l’uno”. Una vita diversa, ma Morganella è felice così. Un lavoro duro, che richiede sacrifici non indifferenti: “Sveglia alle 5.50, colazione al volo, poi mezz’ora in cucina per preparare il pranzo al sacco. Raggiungo il cantiere, lavoro dalle 7 alle 12, un’ora di pausa e ricomincio fino alle 16.30”. L’altro capitolo di Michael, sempre con la stessa passione di quando giocava a calcio.