Lo sprint che non ti aspetti trasforma una partita di fine campionato tra due squadre quasi salve, che in altri tempi avrebbero diviso pacificamente la posta in palio per arrivare al traguardo senza affanni, in una nuova chance per mettere un piede nei play-off. Oggi all’ora di pranzo a Como per il Palermo l’ennesima occasione per agganciare l’ottavo posto. A dispetto delle ultime delusioni, di prestazioni modeste, di numeri inadeguati (una vittoria nelle ultime undici gare) la possibilità di giocare gli spareggi per la Serie A è ancora lì, a portata di mani. Anzi, negli ultimi giorni è accaduto qualcosa che ha rilanciato le speranze della squadra rosanero, ma anche del Como che la insegue con due punti di ritardo. È arrivato il secondo deferimento della Reggina, che potrebbe arrecare forti danni al club amaranto e restando ai fatti, senza augurare il male a nessuno, l’ulteriore penalizzazione dei calabresi allargherebbe le maglie dei play-off. Insomma, nonostante tutto, questo finale di stagione è ancora tutto da scrivere; non è ancora il tempo dei rimpianti per i punti persi, semmai è il momento di provare l’ultima sgommata con le forze rimaste in corpo, provando a cancellare gli errori e gli orrori delle ultime partite. A Como vedremo quante forze fisiche e mentali sono rimaste ai rosa. Quanta voglia hanno di continuare a lottare, come i cinquecento fan attesi in riva al Lago, e quanta di andare in vacanza. Corini giura che questa squadra cercherà ancora di stupire ma l’unico giudizio che conta è quello del campo, che nell’ultimo mese (due sconfitte esterne e due pari interni contro avversarie di bassa classifica) è stato impietoso. Dopo la vittoria interna contro il Modena un tempo discreto a Parma e poi il buio. C’è da recuperare corsa, grinta, capacità di giocare senza palla e perfino la voglia di… divertirsi. Ci sono da recuperare giocatori fondamentali come Valerio Verre (sempre sostituito nelle ultime partite), Nicola Valente, che non sta bene ma è stato convocato, e oggi c’è da trovare la giusta quadra tattica contro una squadra che lentamente ha recuperato il terreno perduto nel disastroso girone di andata, fino a insediarsi in zona play-off. Il Como ha messo insieme undici punti nelle ultime otto partite perdendo solo a Venezia. Longo è un tecnico che concede poco allo spettacolo (all’andata fu un tristissimo 0-0) ma ha avuto la pazienza e l’esperienza per sistemare un gruppo che sembrava allo sbando, nonostante il dispendio di mezzi finanziari. A piccoli passi (è la squadra che insieme col Cagliari ha pareggiato di più) il Como ha recuperato punti e fiducia grazie a una buona batteria di attaccanti (Cerri, Mancuso e Cutrone) e nonostante il modesto apporto delle “star” Fabregas e Baselli s’è tirato fuori dai pasticci. Non è facile capire se oggi i lariani cercheranno arrembanti la vittoria per il sorpasso o continueranno la politica dei piccoli passi in attesa della salvezza matematica, senza offrire il contropiede ai rosa. Un dubbio che riguarda anche il Palermo, pertanto è prevedibile una gara molto tattica tra due squadre che dovrebbero schierarsi con lo stesso modulo (3-5-2), benché Moreno Longo nelle ultime giornate abbia utilizzato anche il trequartista. Il Palermo ha ben poco da cambiare, come già detto deve cercare di riproporre il miglior Verre (quello di Pisa o contro il Frosinone) e recuperare Valente a destra. L’esterno veneto non sta bene per una botta in allenamento ma è partito, se non dovesse farcela Corini dovrà “inventarsi” un’alternativa. Improbabile un cambio di modulo. Le ipotesi sono quella di Buttaro per un atteggiamento più prudente, quella di Segre (provata senza successo in casa col Cosenza) o l’impiego di Masciangelo a destra. Tutte soluzioni poco convincenti per cui pensiamo che il tecnico rosanero proverà a recuperare Valente. Qualcosa cambierà anche a centrocampo, dove mancherà Saric, fuori gioco per qualche settimana. Il dubbio è tra Segre e Broh, due jolly in mediana con caratteristiche meno offensive del bosniaco. Per quello che ha fatto nelle ultime giornate Saric il danno sembra accettabile. Davanti alla difesa Gomes è favorito su Damiani, il francese ha perso la brillantezza del girone di andata ma sembra uno dei punti fermi anche del Palermo che verrà. Il solito dubbio in avanti, dove Soleri e Tutino si contenderanno una maglia con eguali chances e con eguali speranze di trovare un posto nella squadra del prossimo anno.