«Due anni fa abbiamo commissionato all’Istituto del credito sportivo uno studio di pre-fattibilità sulla ristrutturazione dello stadio. L’abbiamo presentato alla Regione e al Comune, e all’epoca c'erano un altro presidente regionale e un altro sindaco: la volontà del Palermo è quella di ristrutturare il Barbera acquisendone la proprietà». Lo ha detto il presidente del Palermo Dario Mirri.
«Siamo pronti a fare anche come è accaduto a Udine, Bergamo o Reggio Emilia - ha proseguito Mirri - acquisendo il diritto di superficie. Il nostro intendimento era e resta quello anche adesso. La sovrintendenza di Palermo, che ringrazio ogni volta che posso, ha già dato un parere di pre-fattibilità favorevole. Non è sempre vero che le istituzioni non ti aiutano».
A chi gli ha fatto notare che se c'è la volontà di un privato di prendersi l’incombenza di ristrutturare un bene comunale l'amministrazione dovrebbe fare di tutto per agevolare l'intervento, Mirri ha risposto che «questo è un discorso troppo logico e razionale - sono le parole del presidente del Palermo - ma purtroppo non sempre funziona così. In un’amministrazione comunale non c'è solo il sindaco o l’assessore, ci sono mille componenti. La difficoltà politica è fare in modo che tutti siano logici e razionali. Faccio fatica a capire cosa vuole fare il Comune di Palermo».
Il presidente del club rosanero ha anche svelato un retroscena sulle fasi della trattativa per la cessione della società al City Football Group. «Fu Fabio Capello a dicembre del 2021 ai Globe Soccer Awards di Dubai - ha raccontato Mirri - a parlare del Palermo al City Football Group e a Giovanni Gardini. La proprietà aveva deciso di sbarcare in Italia e aveva chiesto a Gardini di sondare il mercato. Capello ha parlato del nostro club, dei piani di sviluppo che avevamo, del centro sportivo che stavamo progettando e li ha convinti. Non lo conosco personalmente ma io, il club e la città gli saremo grati».
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