Palermo

Mercoledì 09 Ottobre 2024

Palermo, scarsa affluenza: 2000 biglietti venduti a due giorni dal match col Benevento

Lo stadio Barbera

Risultati deludenti, un ottavo posto distante ancora tre punti e una zona playout che adesso non è più così lontana, a sole sei lunghezze. Il risultato è la scarsa affluenza che si registrerà per il match interno, di sabato 22 aprile, tra Palermo e Benevento. I biglietti venduti sono circa 2000, non di più. A due giorni dalla partita, prevista alle 16.15, non si può parlare certo di un dato esaltante. Soprattutto se si paragona agli ultimi impegni casalinghi che hanno registrato almeno 20.000 spettatori a partita. Un dato che difficilmente sarà ripetuto o addirittura superato. Nonostante si giochi contro l’ultima della classe e tre punti potrebbero, nuovamente, riaprire il sogno playoff. Ma soprattutto, a questo punto, blindare la salvezza. Quest’ultima, primo vero obiettivo del club da inizio anno. Compresi gli abbonati, si potrebbe arrivare massimo alle 16.000 presenze al Barbera. E servirebbe tra l’altro un boom di vendite nelle ultime 48 ore prima della gara. Chi ci sarà, tuttavia, sosterrà con tutte le sue forze una squadra in crisi di risultatio, che ha vinto solo una volta negli ultimi 10 incontri e che si è fatta recuperare in classifica da Modena e Ternana. Ora anche emiliani e umbri sono a quota 43 in graduatoria e credono fortemente agli spareggi promozione. Come i rosanero, per i quali la gara col Benevento rappresenta un’ultima spiaggia. Le streghe, potrebbero fare i conti con diverse assenze: in dubbio ci sono Paleari, Schiattarella e Farias, che si sono fermati precauzionalmente nell’allenamento di ieri. Anche il classe 2006, Carfora, tornerà in gruppo soltanto giovedì e la sua presenza al Barbera è in dubbio. Corini invece non avrà a disposizione soltanto Aurelio (lesione al muscolo della coscia per lui) oltre ai lungodegenti Stulac ed Elia ai quali si è aggiunto anche Di Mariano, che potrebbe operarsi al ginocchio e rientrare solo in vista di eventuali playoff.

leggi l'articolo completo