Notte fonda per il Palermo che a Venezia esce dal Penzo sconfitto (3 a 2) con tanti, troppi errori. Sul risultato più che la prestazione (comunque insufficiente) pesano gli eccessivi errori individuali che hanno consegnato la gara ad un Venezia che non ha fatto grandi cose. Corini decide di giocarsela con la formazione tipo, con Valente a destra e senza particolari rivoluzioni. Soleri confermato a supporto di Brunori e a centrocampo le conferme di Verre, Saric e Gomes. Pronti via e Verre dopo pochi minuti si inventa un filtrante elegante per Brunori che tutto solo si avvicina al portiere e lo trafigge. Qualche minuto di apprensione perché il guardalinee dice che l'attaccante rosanero è partito il fuorigioco. Il Var lo smentisce e al sesto minuto Palermo è già in vantaggio. I primi minuti fanno capire quale può essere il tema dominante della gara: pressing e ripartenze veloci dei rosa che infatti all'ottavo creano subito un'altra minaccia per la difesa dei lagunari: deve intervenire sulla trequarti addirittura il portiere Joronen che alla disperata mette palla In out. Al quattordicesimo Palermo pericoloso e vicinissimo al raddoppio: Brunori strappa palla a centrocampo e si invola verso l'area avversaria: scambio con Saric palla che carambola arrivando a Soleri che, tutto solo, però tira addosso al portiere. Poi il pareggio del Venezia al diciottesimo, inaspettato quanto casuale e immeritato: frittata di Pigliacelli che rilancia male e Johnsen dalla trequarti deposita nella porta sguarnita. Il Palermo non ci sta e ricomincia a cercare la via del gol come al ventottesimo quando un incursione di Saric sulla destra consente a Soleri di intervenire - in maniera sporca - con la palla che poi finisce sul fondo. La partita conosce qualche minuto di pausa sebbene è sempre il Palermo a tenere l'iniziativa. Fiammata al trentottesimo e al trentanovesimo: nel primo caso triangolo Brunori Saric con il centrocampista che prova a piazzarla ma tira debolmente e il pallone viene deviato. Un minuto dopo traversone tagliato dalla destra su cui Brunori e Soleri non arrivano per pochi centimetri. La gara si infiamma: gol annullato al quarantesimo per fuorigioco di Johnsen abbastanza evidente e pochi secondi dopo salvataggio miracoloso di Pigliacelli su Pohjanpalo ma l'arbitro aveva fischiato prima per un precedente fallo. Il secondo tempo non è da meno, anzi. Ma è disastro rosanero: il Venezia entra da subito in gara con l’atteggiamento di chi la gara la vuole vincere, senza attenuanti. Al 13esimo arriva il calcio di rigore per i padroni di casa dopo un fallo di Nedelcearu su Pohjanpalo. Lo stesso, dal dischetto, dopo il controllo al var, ribalta il match e porta i lagunari in vantaggio. Il Palermo non reagisce ed è senza idee. Corini le tenta tutte ma le sensazioni tangibili sono pessime. Due minuti dopo il gol del vantaggio i veneti calano il tris con la rete di Tessmann in contropiede. Triplo cambio immediato per il tecnico rosanero, ma non cambia nulla. I rosanero sembrano quasi storditi dai primi venticinque minuti della seconda frazione di gara. E così sarà per tutto un secondo tempo in cui il Palermo è stato spettatore. Al 27' arriva persino il poker dei lagunari grazie ad un gran gol di Candela da fuori area. La posizione è oltre la linea e dopo un breve check al var la rete è annullata. Nel momento forse peggiore, quando i giochi sembrano ormai chiusi, dopo una bella un’incursione sulla sinistra di Sala, quest’ultimo viene atterrato sotto gli occhi del direttore di gara che non ha dubbi: è rigore. Tutino prende velocemente la palla con sé e si reca al dischetto. L’ex Parma con un destro centrale a spiazzare Joronen non sbaglia e riapre il match. Il Palermo ha pochi minuti a disposizione e si butta subito in avanti per provare l’impossibile. Manca un minuto al 90esimo quando Sala viene nuovamente atterrato in area ma questa volta lascia correre l’arbitro. Gli ultimi due minuti non succede niente, e poi non c’è più tempo. Tutta la squadra si reca stanca sotto il settore ospiti ‘’a rapporto’’ dai 421 tifosi giunti a Venezia per sostenere i rosanero, anche oggi bocciati. Il Palermo resta fermo a 43 punti condividendo la nona posizione con il Modena. Dietro, a una lunghezza, l’Ascoli. In attesa di Cagliari-Frosinone e Ternana-Pisa restano tre i punti di distanza dai playoff, nonostante le ultime dieci partite hanno visto vincere il Palermo una sola volta.