Faurlin, Aronica, Dossena, Sperduti, Boselli, Formica, Nelson, Anselmo, Fabbrini rievocano nella testa dei tifosi del Palermo un periodo negativo, perché coincise, forse per una strana coincidenza, con l'inizio della caduta verticale dell'era Zamparini. In quello strano campionato 2012/2013, che portò alla retrocessione in serie B, il direttore sportivo era Pietro Lo Monaco, che arrivò nel capoluogo siciliano fra i mugugni dei sostenitori rosa, visto il suo passato da dirigente al Catania. Nel mercato di gennaio, il ds di Torre Annunziata fece una vera e propria rivoluzione, cedendo parecchi giocatori e portando dieci nuove pedine, uno stravolgimento anomalo per una campagna di rinforzamento invernale. I rinforzi non cambiarono le sorti di quel Palermo, che a giugno tornò mestamente nel campionato cadetto. Durante un'intervista a Tmw Radio, nel corso del format Maracanà, il gruppo facebook Bidoni Rosanero ha inviato un messaggio all'ex dirigente rosanero, ricordandogli in maniera ironica la movimentata finestra invernale, che portò a Palermo delle meteore che andarono via subito dopo la retrocessione del club. Questa la risposta, stizzita, del ds campano: «Con due lire ho chiuso la campagna acquisti, con un milione ed ottocentomila euro di ricavi. Bisogna dire che Faurlin ha giocato per sette anni titolare come centrocampista centrale del Boca dopo che se ne è andato via da Palermo. Boselli, ancora oggi a quarantuno anni, è capocannoniere in Messico. Evidentemente tutto ciò è fuori dalla grazia di Dio».