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Palermo, il giocatore che diventò profeta in patria: il mese magico di Di Mariano

L'esultanza di Di Mariano dopo il gol (Foto Tullio Puglia)

È difficile essere protagonisti in casa propria: lo avrà pensato Francesco Di Mariano e l’avranno pensato anche i tifosi del Palermo. Spesso il calcio rende attuale il detto nemo propheta in patria, nessuno è profeta nella sua patria. Almeno fino al mese di marzo, quello dell’esplosione dell’attaccante rosanero che in due gare ha già realizzato tre gol, uno a Pisa e due a Cittadella. Tre gol importanti in una sola settimana che portano il bottino personale di Ciccio Di Mariano a quattro realizzazioni da quando veste la maglia rosanero. La maglia della sua città, che nella lunga carriera in giro per l’Italia non aveva mai indossato.

Di Mariano, nipote da parte di mamma di Totò Schillaci, non poteva che iniziare a dare i primi calci al Ribolla di via Leonardo da Vinci. Poi il passaggio al Lecce, club con cui ha inizio la sua carriera fra i professionisti. Poi Ancona, Monopoli, Novara, Venezia, Juve Stabia, ancora Venezia, di nuovo il Lecce, prima dell’arrivo a Palermo per una cifra vicina al milione di euro. Nel suo ricco curriculum due promozioni consecutive in serie A con le maglie di Venezia e Lecce.

Quasi 200 presenze in serie B e anche un’apparizione in serie A. In rosanero una stagione altalenante sia nelle prestazioni del giocatore che nell’umore dei tifosi, che spesso ne hanno criticato le giocate, ma mai l’impegno con cui Di Mariano ha onorato la maglia rosanero. Voluto fortemente dal tecnico Corini, che lo aveva avuto a Novara e che ora è il primo ad essere felice di poter vedere finalmente il vero Di Mariano.

Un giocatore che si è dovuto adattare alle diverse richieste tattiche di mister Corini: da attaccante aggiunto a terzo nel tridente offensivo a quinto di centrocampo. Qualche gara in panchina o l’alternarsi con Valente e la necessità di adattarlo a esterno destro dopo il passaggio al modulo con due punte. Ha faticato all’inizio, ma da qualche gara sembra aver preso confidenza col ruolo, al punto che a Cittadella c’è stato più di un mugugno al momento della sua sostituzione: i tifosi lo volevano ancora in campo. Ma forse in pochi sanno che Di Mariano - come ha detto lo stesso Corini in conferenza stampa dopo il match di Cittadella - da tempo deve convivere con un non semplice fastidio al ginocchio.

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