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Dalla salvezza al sogno playoff: come sono cambiati gli obiettivi del Palermo di Corini

L'abbraccio dei rosa ad Ascoli (foto Puglia)

Percorso, miglioramento continuo. Chi è consapevole del nulla da cui Eugenio Corini è partito alla guida del Palermo, oggi non può che riconoscere l'ottimo lavoro svolto dall'allenatore bresciano.

"Dobbiamo consolidare la categoria e salvarci, questo è il nostro obiettivo", era il concetto più ripetuto delle prime giornate di campionato. "Anche io vorrei fare di più, ma al momento questo è quello a cui dobbiamo aspirare", continuava. Quasi automatico, visto che nelle prime 10 giornate il Palermo ha collezionato solo 10 punti.

Una media da retrocessione e una classifica preoccupante. A ottobre i rosanero occupavano la terz'ultima posizione in serie B. Ma se c'è un uomo che non ha mai perso la fiducia, quello è stato proprio Corini. Lui, insieme alla grande "macchina" City Group che gli ha dato fiducia confermandolo quando tutti i tifosi chiedevano a gran voce l'esonero. L'ottimismo non è mai venuto meno, nemmeno dopo i pareggi casalinghi contro Pisa (3-3) e Cittadella (0-0). Due punti che avevano smosso pochissimo la classifica e generato soltanto una bordata di fischi dagli spalti. Era la settimana tra il 15 e il 23 ottobre, la nona e la decima giornata rispettivamente.

"Sono fiducioso, vedo un miglioramento nel gioco e abbiamo creato occasioni. La strada è quella giusta", le sue parole dopo i due pareggi consecutivi. Nessuno lo credeva , eppure aveva ragione. Infatti dopo il pareggio pirotecnico con i toscani, i siciliani hanno ingranato e una settimana dopo, a Modena, sarebbe arrivata anche la prima vittoria in trasferta. Poi l'1-0 anche contro il Parma di Vazquez, con rete di Marconi (di testa) a regalare i tre punti.

I siciliani escono dalla zona retrocessione ma vengono di nuovo risucchiati nel limbo causa i due ko consecutivi contro Cosenza e Venezia. Sconfitte diverse, da quelle contro Reggina (3-0, quarta giornata) e Ternana (3-0, ottava giornata), dove i rosanero non erano scesi in campo. Zero punti in due settimane, ma una squadra che lotta e che avrebbe meritato di più. Perché a volte non bisogna fermarsi solo al risultato. Quindi la vittoria in trasferta a Benevento con rete di Brunori (0-1) e i 19 punti conquistati dalla 15^ alla 23^ giornata, cioè in 9 partite.

Un bottino che ha cambiato le ambizioni del club, giunto alla prima settimana di febbraio con la possibilità di avvicinare addirittura il secondo posto a -3 punti in caso di successo a Genova, posizione occupata dalla squadra di Gilardino, con cui poi il 10 febbraio i rosanero sono caduti (2-0), dopo ben 9 risultati utili di fila. E anche il "viaggio" nelle dichiarazioni di Corini ha subito una svolta: "Dobbiamo pensare a migliorare, l'obiettivo è quello di consolidare la categoria e insistere su quello che stiamo facendo. Anche oggi (post sconfitta a Genova, ndr), abbiamo fatto bene e potevamo pareggiare. Dobbiamo vivere tutto con equilibrio, perchè può cambiare tutto in poco tempo". Equilibrio, appunto: perchè gli scenari in serie B possono cambiare in un attimo. Così dall'obiettivo salvezza Corini si è trovato a dover gestire un entusiasmo smisurato che rischiava di smontare quanto di buono costruito in pochi mesi.

Dopo Genova, ben 5 pareggi consecutivi in campionato. L'ultimo è anche il primo che pesa un po' di più perchè arrivato contro una squadra, il Cittadella, il cui unico obiettivo è (in teoria) quello di salvarsi. Dopo un filotto di partite contro vere e proprie corazzate: Reggina, Genoa, Frosinone, Südtirol, Ternana e Pisa.

Un tour de force chiuso con una vittoria, una sconfitta e quattro pareggi. I 5 punti conquistati nelle ultime 5 non hanno però, ancora una volta, demoralizzato Corini. Che anzi, proprio dopo il pareggio del Tombolato (3-3), è uscito allo scoperto: "Dobbiamo arrivare tra le prime 8, so che possiamo farlo. Questo è il nostro obiettivo". L'ultima tappa di un vero e proprio percorso verbale, oltre che sportivo. Il Palermo, fermo al 9° posto da 3 giornate, sa dove vuole arrivare. L'8° posto è a meno 2 punti e occupato dal Parma, il quinto addirittura a meno 3, dove c'è il Pisa. Segnale chiaro che nessuno è continuo lassù e che con un mini filotto di successi i rosanero potrebbero ritrovarsi dentro alla griglia che consente di partecipare agli spareggi. Ora, diventato l'unico vero obiettivo. Un viaggio in crescendo, con vista playoff. Corini aggiunge sempre uno step in più, convinto che il bello debba ancora venire.

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