E dopo nove giornate il Palermo torna a perdere. Davanti alla bolgia del Ferraris una buona prestazione dei ragazzi di Corini non basta. E’ 2-0 contro un Genoa che oggi si lancia sempre più verso la promozione diretta. Amaro in bocca per il Palermo che, nonostante una mentalità offensiva e un’ottima percentuale di possesso palla, non riesce a trovare il gol e a rendersi davvero pericoloso. Le due squadre si studiano intensamente da subito e il match registra la prima occasione al quarto d’ora grazie ad una grande azione del Palermo che con una palla in verticale di Saric verso Verre era quasi arrivato in porta a tu per tu con Martinez. Tre minuti dopo arriva però la risposta del grifone: palla persa a centrocampo da Damiani, verticale per Aramu che mette in mezzo per Coda che da due passi non mette dentro. Sala decisivo col sinistro a spazzare via. In un equilibrio tattico dove però la squadra di Gilardino è un po’ più propositiva, al 26esimo arriva il gol di Gudmundsson che con un diagonale imprendibile spiazza Pigliacelli e fa esplodere gli oltre 25mila presenti al Ferraris. Dopo la rete del vantaggio continua l’intensità dei rossoblù che subito al 30esimo con Coda si rendono pericolosi: conclusione potente di destro, ma è bravo Marconi a mettere in angolo. Si rialza piano piano il Palermo, e lo fa verso la fine della prima frazione di gara, al 37’, con Verre che calcia dall’area piccola e richiede un presunto tocco di mano. Si lamenta tutta la panchina rosanero, ma per l’arbitro non c’è nulla. Al Ferraris si va a prendere un tè caldo con il vantaggio dei padroni di casa. Al rientro dalla pausa il Genoa va subito in rete, di nuovo con Gudmundsson ma l’arbitro annulla prontamente per fuorigioco di Coda. Dopo poco meno di dieci minuti il match al Ferraris si interrompe per poco più di 180 secondi a causa di un malore di un tifoso del Palermo per soccorrere un tifoso rosanero, colto da malore. Al 60’ ancora Genoa, questa volta con un colpo di testa di Bani, ma è bravo Pigliacelli con la sua presa alta. Pochi minuti dopo ancora Genoa e ancora di testa, questa volta Sturaro. Palla fuori di poco, si salvano i rosanero. Al 75’ cade giù Segre in area di rigore, lascia correre facilmente l’arbitro. L’occasione più importante dei rosanero arriva al 77’ quando Soleri a due passi da Martinez con il piattone non riesce a infilare la palla in gol. Tutta la panchina del Palermo si alza, ma senza poi esultare. Negli ultimi minuti giocano praticamente soltanto i rosanero, con testa bassa e molta corsa. Spinge molto Tutino sulla destra, ma senza riuscire a creare occasioni degne di nota. Al 97’ su una disattenzione di Marconi la chiude il Genoa con Jagiello che col piattone, a pochi passi da Pigliacelli, fa centro. Esplode il Marassi e pochi secondi dopo, alle 22.28 Marinelli decreta la fine del match. Adesso il Palermo dovrà attendere diversi match per poter riguardare la propria posizione in classifica. E dovrà guardare proprio a Ternana e Parma - un punto sotto i rosanero - che proprio domani pomeriggio alle 16.15 si sfideranno al Liberati di Terni. Sconfitta amara, ma che non macchia quanto di buono i ragazzi di Corini hanno fatto e costruito nelle ultime settimane.