La terza vittoria consecutiva arriva. E consente al Palermo di sbirciare un’altezza a cui mai - prima di ora - ci si era permesso di sbirciare. Il Barbera si conferma un campo difficile per la Reggina che esce anche oggi sconfitta davanti agli oltre 26.100 presenti per 2 a 1. Dopo sessanta secondi parte subito forte il Palermo con Brunori che calcia verso la porta ma viene richiamato in fuorigioco. I ritmi i primi minuti non sono bassi ma neanche frenetici. Le due squadre si studiano e provano ad alzare i propri baricentri. La seconda occasione si registra poco dopo il quarto d’ora con un destro potente di Valente, un po’ troppo centrale. Spinge forte il Palermo e la Reggina risponde al 20’ con un destro alto di Majer dal limite dell'area di rigore. Nella seconda parte del primo tempo si registrano pochissime occasioni rilevanti, soltanto diversi calci d’angoli e calzi piazzati mai ben sfruttati. All’intervallo è un’altra partita: 120 secondi e Brunori viene steso giù. Calcio di rigore per il Palermo. Dal dischetto Brunori non può sbagliare e non lo fa: esplodono gli oltre 26 mila presenti al Barbera. La Reggina prova subito a reagire 4 minuti dopo con un cross in mezzo di Di Chiara che però si conclude con un nulla di fatto. Il Palermo si abbassa un po’, e la Reggina prende i metri. Al 69’ resta giù Gagliolo a centro area per una presunta trattenuta di Marconi. Il Barbera si ferma per qualche istante, ma il Var dice check over: si gioca. Passano pochi minuti pero e al 75’ gli amaranto trovano il pareggio su un autogol fortuito, avvenuto dopo un’azione rocambolesca. Ancora una volta questo Palermo - in particolare modo quello delle ultime settimane - dimostra che non si vuol dare mai per vinto e all’82’ Soleri trova un gol clamoroso con una pazzesca frustata di testa che si insacca all’angolino. Esplode Soleri sotto la curva, ed esplode l’intero stadio. Le emozioni non terminano e il finale è sofferenza pura. Qualche istante prima del 90esimo arriva il cartellino rosso per Majer che era già ammonito. Interviene il Var su un assurdo intervento precedente al fallo da secondo giallo del centrocampista: lo commette Gagliolo su Soleri, un colpo in testa che regala un rigore al Palermo. Brunori è già uscito e sul dischetto va Tutino, che calcia molto male con un destro debole e non chiude il match. Poi, con la Reggina in dieci uomini (l'arbitro conferma il rosso, pur avendo spostato le lancette a qualche secondo prima per concedere il rigore), i 6 minuti di recupero diventano 10 e la partita si conclude al 101esimo, alle 18.14. Il boato del Barbera ricorda quello di giugno, e i 3 punti di oggi portano i rosanero in sesta posizione a sei distanze dal secondo posto. Adesso i sogni iniziano ad essere, legittimamente, concreti. Il Palermo vince, ma adesso convince anche. E oggi ha dimostrato di non essere secondo a nessuno.