Stanco, ma felice. Non tanto per il punto, ma per una rimonta che dimostra quanto questa squadra sia in grado di non mollare. Corini nel post match di Perugia-Palermo - terminata 3 a 3 - ha detto di essere molto orgoglioso dell’atteggiamento e della voglia di riprendere in mano la gara, anche quando le cose sembravano remare per il verso sbagliato: ’’E’ stato un primo tempo interpretato davvero male. Abbiamo fatto fare ciò che volevano fare. Al 23esimo l’avevamo riaperta con il 2 a 1 e poi abbiamo preso il 3 a 1 su una situazione che potevamo e dovevamo evitare. Nel primo tempo abbiamo fatto davvero male, c’era davvero poco subito detto che era un peccato dopo aver fatto una certa preparazione tattica e tecnica nelle ultime settimane, giocare così.’’ La rimonta di una squadra che non ha smesso di crederci: ‘’Al termine del match ho detto loro che non abbiamo fatto un’ottima partita tatticamente. Però siamo stati bravissimi a recuperare e questo significa che abbiamo forza e orgoglio, ed è un’importante risorsa per noi. Se la partita durava qualche minuto in più probabilmente l’avremmo anche vinta, e questo è un ottimo sintomo, ci deve far capire molto’’. Nel primo tempo un Palermo assente:’’ Il problema dei primi 45 minuti è stato principalmente il palleggio sterile, su cui tra l’altro avevamo anche lavorato. Loro sviluppavano troppo e noi gliene davamo l’opportunità, nonostante l’intenso lavoro che avevamo fatto proprio su questa cosa. All’interno di una partita si vivono più partite, e noi abbiamo dimostrato di aver trovato una forza, un’anima e un orgoglio di squadra. E’ una risposta che abbiamo dato prima di tutto a noi stessi. Che ci serviva’’. Se lo ha sorpreso l’atteggiamento del Perugia: ‘’No, perché il Perugia l’anno scorso è arrivato ottavo. E questo Perugia è quasi uguale a quello dell’anno scorso, quindi non mi stupisco. Il Perugia è molto bravo a ripartire. I ragazzi di Castori sono stati in grado di andare in un binario giusto per i primi 7-10 minuti. Noi però dopo siamo stati altrettanto bravi. Io ad esempio a fine primo tempo solitamente ho una lavagna dove segno tutto quello che penso debba modificarsi tatticamente. Oggi non l’ho utilizzata, perché dovevo trovare risorse dal punto di vista morale, energie mentali. Prima di trovare ogni risorsa sul campo, bisogna avere forza e anima, specie mentale’’. Sul mercato : ‘’Sì, mi aspetto qualcosa da questo mercato. Arriveranno giocatori che ho richiesto e stiamo lavorando con la società per questo. Ma comunque non abbiamo una panchina corta, tutti coloro che sono entrati a partita in corso hanno fatto davvero bene, come ad esempio Saric, di cui sono molto contento’’. Un piccolo plauso poi a Valente, forse il migliore del match: ‘’Ringrazio davanti a voi della stampa Nicola Valente che oggi è stato fondamentale per noi. Anche se è arrivato un po’ tardi in Serie B sta dimostrando di valere tantissimo. Adesso lascio a lui il meritato palcoscenico. L’esterno rosanero ha spiegato come i giocatori hanno vissuto il doppio svantaggio: ’’Una partita che è girata subito male, però siamo entrati dopo i primi 45 minuti negli spogliatoi sapendo che potevamo riprenderla. Uscire con un pareggio in un campo del genere non era affatto semplice’’. Cosa ci ha detto Corini tra il primo e il secondo tempo? ‘’Lui è venuto e ci ha fatto un discorso: ci ha detto che non eravamo noi. Ed era vero, non ci riconoscevamo. Ci ha dato la carica giusta e le parole giuste per riprenderla. Se fosse durata qualche minuto in più, non so come sarebbe finita. Ma portiamo comunque un punto a casa, in questo campionato davvero rocambolesco. Quando abbiamo preso il terzo gol io non mi sono demoralizzato, dentro lo spogliatoio sapevo che potevamo riprenderla, proprio perché c’erano degli spazi da sfruttare, e ci siamo riusciti. Poi il gol di Matteo alla fine è stato devastante’’.