Giornata di lavoro per Eugenio Corini e i suoi ragazzi. In un clima non certamente sereno per il Palermo. Non potrebbe essere altrimenti dopo uno score che recita 5 sconfitte nelle ultime 6 gare. Ma oggi l'unica nota positiva è che il gruppo, senza dubbio, è unito. Sano, senza crepe al suo interno. E si rema a favore del proprio allenatore, che si gioca praticamente il posto nelle prossime due settimane. Corini lavora moltissimo sulla tattica ma anche sulla testa. Perché non c'è dubbio che in questo momento la squadra è un "soggetto" malato, che necessita di essere spronato e di trovare consapevolezza. Un trittico di partite, il prossimo, che può voler dire la fine (per Corini) o il rilancio in classifica, alla ricerca di nuove ambizioni, di nuovi stimoli. In vista del match contro il Pisa, in programma sabato 15 ottobre alle 14 allo stadio Renzo Barbera, l'allenatore bresciano dovrà probabilmente fare a meno di Sala, uscito malconcio dalla trasferta di Terni nel corso del secondo tempo. Per il terzino ex Crotone gli esami strumentali hanno evidenziato una distrazione all'adduttore destro. Anche Segre è in dubbio: il centrocampista ex Torino ha rimediato un trauma contusivo che lo ha costretto a svolgere un lavoro differenziato. La sua presenza è dunque in dubbio. Scalpita, al suo posto, Damiani, che potrebbe ritrovare una maglia da titolare. Ritornano in gruppo invece Lancini e Jeremie Broh. Anche Andrea Accardi si allena in gruppo da circa due settimane. La sua mancata convocazione, dal ritiro di Manchester in poi, è legata dunque ad una scelta tecnica. Dopo un calvario durato mesi il ginocchio del terzino palermitano non dà più problemi e il 27enne scalpita per la prima convocazione stagionale. Una convocazione mai arrivata, una scelta di Corini di tenerlo, per il momento, fuori. Il ragazzo, comunque, si allena al massimo ed è pronto a dare il suo contributo.