«La preoccupazione principale è che i risultati non sono confacenti a quelle che erano le aspettative. Siamo tutti consapevoli di questo e siamo qui per lavorare, perché solamente attraverso il sacrificio, l'abnegazione e la professionalità puoi pensare di uscire da questo momento che sicuramente non era preventivato, ma questo non vuol dire che non possa essere superato». Lo ha detto il direttore generale del Palermo Giovanni Gardini, presente oggi al campo d’allenamento a Boccadifalco, a proposito del momento che sta attraversano la squadra rosanero reduce da tre sconfitte consecutive, in crisi di gioco e di risultati. Per il dirigente la panchina di Corini non è in discussione. «La fiducia in Corini - ha detto Gardini - nasce nel momento in cui si sceglie una persona e un progetto di lungo periodo come quello costruito con una nuova proprietà, è un progetto che non può essere valutato nell’arco di un periodo di tempo così limitato. La chiave è molto semplice ed è che il tempo è un’opportunità e non deve essere un alibi. Siamo qui al campo d’allenamento perché vogliamo che sia al centro dell’attenzione il fatto che tutti siamo consapevoli del momento che stiamo passando e tutti dobbiamo uscirne. Quando dico tutti, intendo dal presidente ai magazzinieri. Lavoriamo tutti con uno spirito comune per cercare di raggiungere l’obiettivo. Pensare che ci sia un colpevole al quale debba essere riconosciuta la responsabilità dei risultati è abbastanza anacronistico e secondo noi non è confacente a quello che è lo spirito di quello che intendiamo fare». La ricetta di Gardini per uscire dalla crisi è «Lavoro, sacrificio, abnegazione e attenzione. Siamo una famiglia, una grande famiglia e dobbiamo comportarci come tale e uscire dal campo con la maglia fradicia di sudore. Questo non vuol dire che fino ad oggi non sia successo, ma dobbiamo dare di più. Cosa ci siamo detti con Corini? Mi sembra corretto che rimanga fra di noi». A chi gli chiede come si può rassicurare i tifosi, Gardini ha sottolineato che il Palermo non deve rassicurare. «Il Palermo deve lavorare per il bene comune - sono state le sue parole - e il bene comune è il club che deve mantenere la categoria per la città e per i tifosi che sono da ringraziare per tutto quello che hanno fatto, stanno facendo e continueranno a fare. Noi dobbiamo guardare avanti e aspettarci che ci sia un cambio di passo. Non dobbiamo cercare le colpe o responsabilità, ma avere le soluzioni. Crediamo che al nostro interno abbiamo competenza e professionalità per trovarle. Il direttore generale che domani sarà raggiunto in città dall’amministratore delegato Diego Gigliani in arrivo da Manchester ha smentito con decisione che Corini abbia un orizzonte temporale per salvare il suo incarico. Eravamo convinti e lo siamo ancora che la scelta di Corini sia e sia stata la migliore - ha detto Gardini -, non esiste un limite temporale. Il limite è rappresentato dalle valutazioni che facciamo giorno per giorno e valgono per tutti noi professionisti. Nessuno è a tempo. Nel momento che fai una scelta e ritieni che sia ponderata, il tempo è un’opportunità e non è un alibi. Vale per tutti, da me in giù».