La prima volta del Sudtirol a Palermo è stata una festa. Ma non si può dire lo stesso per la squadra di Corini, anzi. Una vittoria - quella degli altoatesini - di misura. Sufficiente a far sprofondare il club di viale del Fante nelle zone rosse della classifica. La gara di ieri è stata anche la prima volta in cui la squadra rosanero non è riuscita ad andare in gol fra le mura amiche. Un attacco rimasto a secco e succede raramente quando i rosanero giocano in casa. Il fortino Barbera ha da sempre abituato la gente di Palermo ad esultare almeno una volta e ieri questo non è stato possibile. Il Palermo al momento registra il terzo peggior attacco: con 6 reti siglate in 7 giornate, è preceduto soltanto da Benevento (che ha una partita in meno) e Perugia. Un pomeriggio da dimenticare non soltanto per la sterilità offensiva del Palermo ma per l'intera prestazione dopo che il ritiro in Inghilterra aveva fatto presagire una crescita complessiva della squadra sia sul piano del ritmo, della mentalità e delle idee di gioco. Invece tutto questo non si è visto e anche dal punto di vista realizzativo c'è stata una involuzione. O quantomeno, una spiacevole conferma. Anche Brunori questa volta sottotono: il bomber italoamericano si è divorato un gol facile facile a tre minuti dalla fine del primo tempo. Gol che avrebbe potuto riequilibrare la partita e consentire ai rosanero di non subire la seconda sconfitta casalinga di queste prime giornate di campionato. E chissà, forse anche per dare nuova linfa per il secondo tempo che invece è scivolato via generoso ma confusionario, più con tentativi individuali che attraverso una manovra armonica fino al finale generoso ed emozionante ma che non ha portato a quel pareggio che, probabilmente per le situazioni avute, sarebbe stato il risultato più giusto.