Da Palermo all’Olanda per arrivare alla Nazionale U21, si avvera il sogno di Giacomo Quagliata
“La notizia della convocazione ufficiale l'ho avuta venerdì scorso prima del derby col Twente, è stata una bella emozione che mi ha accompagnato per tutta la partita”: a parlare così è Giacomo Quagliata, difensore palermitano classe 2001 dell’Heracles (squadra che gioca in Eredivisie, la massima divisione olandese) che, insieme al giocatore dell’Atalanta Giorgio Scalvini, è una new entry della Nazionale Under 21 che ha iniziato il biennio con 3 vittorie ed un pareggio nelle gare di qualificazione europea.
Il traguardo azzurro dopo tanti sacrifici
“A parole – ha detto Quagliata ai microfoni di Rai Sport - è difficile spiegare l'emozione che provo in questi giorni, ogni bambino sogna di indossare questa maglia e riuscirci è motivo d'orgoglio e soddisfazione personale: dopo tanti sacrifici ho ottenuto questo traguardo, ma per me è solo l'inizio del percorso”, ha detto Quagliata. Ottimo l’impatto con il gruppo: “Le sensazioni sono positive, mi trovo benissimo con compagni e staff tecnico, quello che mi auguro è di giocare il più possibile”. Magari proprio a partire dalla gara che l’Under giocherà venerdì a Dublino contro l’Irlanda (ore 18.30). “E' una partita non facile, insidiosa, ma ci stiamo preparando al meglio”, sottolinea il giovane calciatore.
L’inizio della gavetta nella Polisportiva Calcio Sicilia
Da Palermo all’Olanda, all’Under 21, la gavetta di Giacomo Quagliata è iniziata tanti anni fa quando a dieci anni giocava nella Polisportiva Calcio Sicilia e poi è approdato alle rappresentative regionali e nazionali della Lega Nazionale Dilettanti. “Sono andato via da casa a 16 anni - racconta il terzino sinistro - a Vercelli ho fatto i primi due anni di settore giovanile giocando poco, poi sono andato in prestito al Latina e ho fatto sei mesi a Bari, vincendo il campionato di D. Quindi sono stato richiamato a Vercelli, ma dopo sei mesi è arrivata questa grande opportunità di andare a giocare in Olanda e l'ho presa al volo senza pensarci due volte”.
L’avventura in Olanda
“All’inizio non è stato facile - spiega - , ho cambiato totalmente stile di vita, lingua, ma dopo un pò ho cominciato a parlare in inglese, a capire le dinamiche della città, gli orari, e adesso mi trovo veramente bene. In Eredivisie si incontrano tante squadre attrezzate come Ajax, Psv, Az, Feyenoord: tutti gli attaccanti sono veramente forti, la qualità è alta e può capitare di tutto, sono partite imprevedibili”. Quagliata apprezza soprattutto una cosa del calcio olandese: “Ti concedono uno sbaglio in più e questo ti permette di crescere”.