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Il Palermo è tornato con i piedi per terra: pesano i punti persi al Barbera

Come nelle montagne russe. Alti e bassi nel segno della discontinuità: il Palermo anche ieri ha confermato di non essere probabilmente idoneo per il salto di qualità. La bella vittoria nel derby sembrava poter aprire un nuovo campionato ma puntualmente è arrivata la fermata: tutti giù dal treno, ancora una volta e per l’ennesima volta.

La Juve Stabia ha costruito la sua vittoria mettendo a nudo i limiti di questa squadra: difesa ancora una volta perforabile, centrocampo con poco fosforo e attacco intorpidito. E se il carattere con “cazzimma” era venuto fuori in occasione del derby, contro i campani invece il Palermo è sembrato un fanciullo al primo giorno di scuola, timido e impacciato.

La cura Filippi ha quindi dato un temporaneo sollievo, il Palermo continua ad essere malato e sicuramente il problema non potrà essere risolto in questa ultima e decisiva parte di campionato. Unico a salvare la faccia è il centrocampista Luperini, autore di due gol: “Gli errori arbitrali ci stanno, ma non bisogna fermarsi mai. Nell’occasione del gol sono stato trattenuto – afferma Luperini -. Fa malissimo perdere questa partita. Non si può fare una prestazione positiva e prendere 4 gol. In casa dovremmo fare punti, questo stadio ce lo permetterebbe”.

Proprio così, il Barbera dovrebbe essere la roccaforte di una squadra che in questo stadio ha spesso eretto la sua classifica e invece tutto il contrario. Giacomo Filippi non è in discussione, ci mancherebbe, ma è ovvio che l’obiettivo minimo – ovvero quello di arrivare tra le prime dieci – deve essere quantomeno centrato, una sfida che al momento appare alla portata di una squadra che però non può davvero più sbagliare, a partire dal prossimo match di campionato, ovvero quello di domenica fuori casa contro la Paganese.

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