Da Lucca-himovic a Lucca-ndowski, sul bomber del Palermo ormai si sprecano i paragoni. Lorenzo Lucca è l’uomo copertina rosanero: dieci gol in campionato, due doppiette nelle ultime due partite, decisivo, trascinatore, ormai un leader. Il magic moment di Lucca sta già accendendo – come era ovvio – le sirene di mercato, ma il Palermo per ora si tiene stretto il suo bomber, consapevole che più fa gol più cresce il suo valore di mercato. Classe 2000, nato a Moncalieri, dopo esperienze con le formazioni Primavera di Brescia e Torino, è a Palermo che Lucca conosce il vero calcio. Alto, forte di testa, abile con i piedi, fa reparto da solo: l’identikit dell’attaccante moderno. Dopo un avvio opaco, in questa stagione segna i suoi primi gol: il 2 dicembre 2020, nella partita di recupero dell'ottava giornata di campionato pareggiata per 3-3 in casa contro la Viterbese, esultando anche con un pizzico di polemica nei confronti di chi lo aveva criticato per alcuni errori sotto porta nelle precedenti gare. Quel match segna la svolta di “King Lorenzo”. Oltre al campo, Lucca sembra essersi pienamente incanalato nei ritmi della vita palermitana. Il giovane 20enne vive a Mondello, come anche altri suoi compagni di squadra, ama come tutti i ragazzi della sua età giocare alla playstation e poi fare lunghe passeggiate. Fidanzato? Sì, la sua ragazza si chiama Matilde ed è molto seguita su Instagram. Lucca caratterialmente appare timido e introverso ma chi lo conosce bene ci assicura che è “uno spasso ed è molto simpatico”. Lucca ha quindi tutti i requisiti per diventare una bandiera, sperando davvero che i suoi gol possano trascinare il Palermo sempre più in alto. Dimenticavamo, forse il paragone più appropriato è quello che ci porta direttamente all’anno 2004, quando nel Palermo giocava un certo Luca Toni. E chissà se magari il buon Lorenzo, non possa presto diventare Lucca-Toni.