Il Palermo spegne oggi 119 candeline essendo stato fondato nel lontano 1 novembre 1900. Oltre un secolo di storia scandita da trionfi e batoste, crolli e rinascite, orizzonti rosa e trascorsi neri. Ad alimentare la prima scintilla fu Ignazio Majo Pagano con la fondazione dell'Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club che nel 1907 cambiò nome in Palermo Foot-Ball Club. Dopo la prima Guerra Mondiale, il 16 febbraio 1920, ci fu la prima ricostruzione: nacque l'Unione Sportiva Palermo.
Nel 1928 il club si fuse con la "Vigor" e l'anno successivo partì dalla Prima Divisione. In tre anni arrivò nella massima categoria e nel 1941 ci fu la seconda fusione con "Unione Sportiva Juventina Palermo".
Dal dopoguerra in poi, per il Palermo sono state vere e proprie "montagne russe". Da finali di Coppa Italia a radiazioni dolorosissime. Da presidenti illuminati come l'indimenticato Renzo Barbera a proprietà sciagurate. Sino all'avvento dell'era Zamparini, l'era d'oro sul piano dei risultati sportivi ma che nel giro di poco più di un decennio ha portato al nuovo "Big Bang" dell'universo rosanero.
Dai grandi campioni e da imprese memorabili sui campi di mezza Europa si è ripartiti dalla Serie D con una nuova denominazione sociale: SSD Palermo. Non è il più il Palermo di Fabrizio Miccoli, il più grande marcatore della storia rosanero, di Luca Toni, di Pastore o di Dybala. È il Palermo di Ricciardo, dell'eterno Santana, di Lucera e di Felici. È il Palermo di vecchi campioni e di giovani promesse.
E non poteva essere altrimenti dopo tutte le drammatiche peripezie societarie degli ultimi anni. Cambi societari farlocchi, acquirenti squattrinati o, peggio, in mala fede, hanno fatto da sfondo ad un tracollo societario culminato nell'estate del 2019 con la mancata iscrizione in Serie B e la successiva ripartenza dai dilettanti.
Oggi il nuovo Palermo, il Palermo di Mirri e dei palermitani, macina successi e racimola entusiasmo. Il Barbera è ritornato quello di un tempo, gli abbonamenti hanno superato quota 10mila e in città il rosanero è tornato a popolare quartieri e campetti di calcio. È l'alba di un nuovo inizio, l'ennesimo di questi 119 lunghi anni.
"119 anni di storia che insegnano che si può cadere, ma che ci si rialza sempre, sempre con più forza ed orgoglio. Il Palermo appartiene ai palermitani. Ora la storia la scriveremo insieme - dichiara Mirri - È proprio oggi che per la prima volta nella storia, dopo 119 anni, i tifosi partecipano finalmente nella nostra società. Nulla è per caso. Forza Palermo. Per sempre".
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