Ad Arkus ora non resta che appellarsi al Coni per sperare di poter iscrivere il Palermo in Serie B. Un tentativo disperato dopo che ieri la Figc ha annunciato l’esclusione dal campionato cadetto e la riammissione del Venezia. Ma Salvatore Tuttolomondo non si arrende e ieri, infatti, a Gds.it ha annunciato di voler continuare la battaglia giudiziaria. "Proseguiamo con i ricorsi nei successivi gradi e, da ultimo, in sede amministrativa". Intanto i bando per il nuovo Palermo è stato ufficializzato e di fatto conferma i candidati. In pole position il progetto del duo Mirri-Sagramola, poi c’è Massimo Ferrero che però ha in mano altri club e dunque, secondo i criteri di valutazione voluti da Orlando part svantaggiato. Ci sono poi altri gruppi, compresi quelli, come scrive Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia in edicola, che stanno valutando se presentare in questi giorni la propria proposta. Il piano di Mirri appare quello più accreditato, e punta su quell’azionariato popolare che lo stesso imprenditore palermitano aveva cercato di lanciare nei mesi scorsi prima di essere stoppato dalla vecchia amministrazione del Palermo. Ferrero, invece, è in svantaggio nella corsa al nuovo Palermo soprattutto perché controlla ancora un altro club, la Sampdoria, nonostante le sue intenzioni di venderlo. Tra gli outsider il gruppo asiatico che ha sciolto le riserve sulla partecipazione al bando, mentre nonostante Dragotto si sia tirato fuori, la cordata di imprenditori palermitani non ha rinunciato all’intenzione di presentare una propria proposta.