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Il Palermo piomba nel caos, i tifosi al Barbera: situazione tesa, il club rinvia il cda decisivo a domani

Si respira aria pesantissima in viale del Fante. Il tifo organizzato si è radunato nel piazzale dello stadio Renzo Barbera per chiedere conto ai vertici del Palermo della drammatica vicenda legata alla mancata iscrizione del club in Serie B. "Vogliamo la verità", ripetono gli ultras che al momento si sono limitati al lancio di bombe carta. E intanto il cda del club che si sarebbe dovuto tenere questa sera è stato rinviato a domani. Sono presenti circa un'ottantina di tifosi, tutti ultras di entrambe le curve.

Sono quindi ore cruciali che potrebbero sancire il crollo rovinoso del club rosanero nelle serie dilettantistiche. Il presidente Albanese ha assicurato che entro le prossime 12 ore si potranno avere responsi certi e provvedimenti immediati. Ma l'orizzonte non è affatto rassicurante.

Le Lega di B e la Figc hanno lanciato forti segnali di preoccupazione per alcune "evidenti criticità", non ultimo il mancato deposito della tanto chiacchierata fideiussione da 800mila euro. E se da un lato c'è Salvatore Tuttolomondo che dichiara di essere stato "raggirato", dall'altra c'è la società di intermediazione che respinge tutte le accuse: "È il Palermo la parte inadempiente".

"In queste ore ho seguito l’evoluzione della situazione che appare sempre più grave. Domani, anche dopo aver fatto una serie di incontri e aver avuto contatti con gli organi federali e della Lega, terrò una conferenza stampa sulle prospettive del calcio a Palermo". Così, su Facebook, il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, sulla situazione del club rosanero.

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