"È arrivata ieri tutta la documentazione necessaria, quindi non era così lunga da produrre. Mancano i certificati dell’Agenzia delle Antrate e il Durc, speriamo arrivino presto". Così Dario Mirri, patron della Damir, ha fatto chiarezza sui conti del Palermo nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di Tgs. Insomma, si prova a stringere sulla cessione del club rosanero: "Da oggi credo in un paio di giorni avremmo certezza dei debiti complessivi - spiega Mirri - Tuttavia i documenti sono alquanto chiari: posso già immaginare che i debiti ammontino a circa 47 milioni di euro". "Il nuovo compratore? Sogno domani. Il prima possibile, può accadere di tutto da un giorno all’altro. Una volta avuti i documenti iniziamo questo giro con soggetti credibili, i migliori possibili che possano salvare il Palermo". "Si tratta di un grande equivoco e mi dispiace", commenta poi Mirri a proposito della diatriba sul 'crowdfunding' rosanero. "Ci sono delle Pec e loro ci hanno risposto ringraziandoci dell'iniziativa. Probabilmente Foschi non era al corrente di tutto e per questo abbiamo sospeso l'iniziativa. Lo stesso Foschi ha però garantito personalmente che gli stipendi sono salvi e noi siamo i più contenti di tutti". Sulla famosa "penale" Mirri fa poi chiarezza: "Se il Palermo decidesse di non cedere le quote al "Principe" che volesse comprare il club tramite Damir, si assumerà le responsabilità. Qualsiasi contratto ha penali del genere. Se loro non cedono le quote al soggetto da noi individuato, pagheranno l'eventuale danno che potrebbero causare".