Il tempo si stringe, le scadenze sopraggiungono, gli inglesi si defilano, e in questo momento mancano anche i risultati da parte della squadra. L'incertezza che regna al Palermo Calcio ha portato la scorsa notte alcuni tifosi ad affiggere un nuovo striscione davanti allo stadio Barbera.
I sostenitori rosanero questa volta puntano il dito contro la mancanza di rispetto e di garanzie da parte della nuova società, a cui a questo punto chiedono di mollare.
Ieri, con una nota diramata a tarda sera, il Palermo ha ufficializzato le dimissioni di Clive Richardson e di John Michael Treacy, ex presidente ed ex consigliere, annunciando che è convocata per i prossimi giorni l'assemblea per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.
Una nota firmata dall'amministratore delegato Emanuele Facile che resta così l'unico volto nuovo rispetto alla cordata iniziale inglese che aveva annunciato di avere acquistato il Palermo. Facile ha anche espresso la sua vicinanza al responsabile dell'area tecnica Rino Foschi al quale viene così confermato l'incarico dopo il licenziamento dei giorni scorsi.
Ma l'incertezza resta. Entro il 16 febbraio vanno erogati gli stipendi ai calciatori. L'inadempienza farebbe scattare automaticamente due punti di penalizzazione in classifica, cosa che complicherebbe la corsa del Palermo verso quella serie A che darebbe, in termini di introiti televisivi, una boccata d'ossigeno al club.
E mentre la Lega di B, in attesa di documenti idonei sulla solidità economica di chi ha acquisito le quote del club, lancia il suo ultimatum, c’è un’apertura a nuovi acquirenti. Si torna a parlare di una cordata statunitense, ma alla porta c'è sempre l'imprenditore Raffaello Follieri, che in queste ore starebbe facendo salti mortali per prendere in mano le redini della società.
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