Lo sfogo di Bellusci al termine della partita pareggiata con il Foggia probabilmente farà molto rumore. Il difensore rosanero arriva in sala stampa con le lacrime agli occhi e inizia a parlare del delicato momento. “Siamo soli - ha detto Bellusci - siamo fragili, non sappiamo di chi siamo, non abbiamo garanzie da nessuno. In queste condizioni non possiamo essere fischiati. Ci dovete dare una mano. Aspettiamo il 15 per gli stipendi, ma il punto non è prendere o meno lo stipendio, ma conoscere il progetto futuro”. Bellusci poi prosegue: “Mi scuso per i modi, ma non per quello che ho fatto. Se siamo fischiati e sono io il problema vado a casa. Anche se non c’è nessuna garanzia in società noi tutti andiamo elogiati. Noi tutti siamo con il direttore e l’allenatore, gli unici che vanno incoraggiati. Dobbiamo essere tutti uniti, voglio quarantamila allo stadio per la Serie A. Se ci abbandonate facciamo più fatica. Dovete aiutarci”.