Inammissibile il ricorso presentato dalla Procura contro il Palermo S.p.A.. In sostanza la sentenza della Cassazione, che ha confermato i domiciliari per l'ex patron Maurizio Zamparini, "ha definitivamente escluso la ricorrenza dei reati di atti fraudolenti per il pagamento dei debiti fiscali e di autoriciclaggio, presupposto sia della responsabilità diretta della Società sia del sequestro già annullato dal Tribunale del Riesame", si legge in una nota del club. I provvedimenti quindi escludono ripercussioni economiche e penali sulla società. Lo scorso luglio, il tribunale del riesame di Palermo aveva dissequestrato il denaro - oltre un milione di euro - sequestrato dal gip, sui richiesta della Procura, al Palermo calcio. "L’U.S. Città di Palermo - si legge nella nota -, prendendo atto del provvedimento della Corte di Cassazione a carico dell’ex presidente e proprietario del Club, esprime il proprio dispiacere per le conseguenze personali che comportano. Nel contempo l’attuale dirigenza esprime la massima attenzione per il lavoro della magistratura assicurando la più ampia collaborazione nell’ambito delle attività conseguenti alla odierna notizia e confida che, all’esito dell’indagine giudiziaria nel rispetto dei tempi necessari, risulterà confermata la correttezza del proprio operato".