C'è anche il Gip Fabrizio Anfuso tra gli indagati della Procura di Caltanissetta per il presunto crac pilotato del Palermo Calcio. I Pm che gli contestano la rivelazione di notizie riservate avevano chiesto la misura interdittiva nei suoi confronti e il Gip nisseno, Antonia Leone.
Anfuso, che sarà sentito nei prossimi giorni, è accusato di avere comunicato al suo collega della sezione Fallimentare del Tribunale di Palermo, Giuseppe Sidoti alcune notizie che dovevano restare riservate.
L'indagine su Anfuso, come si legge in un articolo di Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, è quasi una beffa, perché proprio lui aveva rilevato la «stranezza» delle improvvise dimissioni che salvarono Zamparini dagli arresti domiciliari, nel maggio scorso. Ora l’ipotesi di rivelazione di segreti delle indagini viene addebitata proprio ad Anfuso (nel frattempo andato in Corte d’appello): lui si occupava infatti dell’aspetto penale dell’inchiesta su Zamparini e sul Palermo calcio e Sidoti di quello civilistico; le informazioni, probabilmente scambiate nell’ambito di rapporti professionali, sarebbero però dovute rimanere riservate, perché il giudice delegato - è l’ipotesi dell’accusa - le avrebbe girate in tempo quasi reale all'ex presidente rosanero Giovanni Giammarva e dunque a Zamparini.
Sono cinque gli episodi contestati al Gip Anfuso. Nell'ambito della stessa inchiesta è stato interdetto per un anno dall'attività Sidoti, indagato per corruzione, rivelazione di notizie riservate e abuso d'ufficio. L'ex presidente del Palermo Calcio, Giovanni Giammarva, vecchio amico del giudice, è stato anche lui sospeso per lo stesso periodo dalla professione di commercialista. Indagato pure il patron Maurizio Zamparini, ritenuto l’istigatore di tutta la vicenda.
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