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Palermo, Zamparini al veleno: "Errori arbitrali, qualcuno indaghi". Il Parma: "Nessun complotto"

maurizio zamparini

PALERMO. Di fuoco le parole del patron rosanero dopo la sconfitta del Palermo a Parma: “Contro il Parma una partita che temevo molto per quello che è successo, la temevo molto perché sono cose che succedono sempre col Parma e con Tedino: se andate a vedere la partita dello scorso anno per l’accesso alla Serie B, tra Pordenone e Parma, è successa la stessa cosa che è accaduta nella sfida di ieri sera. Per cui, quando un arbitro fa un errore è un errore, quando ne fa uno, due, tre, tutti contro il Palermo, bisogna che qualcuno vada a vedere e indaghi – ha dichiarato al sito ufficiale.

Gara condizionata dagli errori arbitrali nel primo tempo? Certamente, anche se oggi leggo su un giornale di Palermo, allibito, che ‘forse’ il primo gol era in fuorigioco, quando tutto il resto della stampa e anche il guardalinee avevano dato fuorigioco, e per quanto riguarda il secondo gol su calcio di rigore, mi sembra molto brutto dire che ‘il rigore in certi casi si dà’, anche se non l’ha toccato. Almeno Palermo dovrebbe difendere questa squadra e la porcheria che ha subito ieri sera. Io sono da 35 anni nel calcio e lo ripeto, ieri sera abbiamo subito una porcheria, qualcuno alla Procura federale indaghi e veda. Frosinone che dista appena un punto? Speriamo che ci lascino giocare a calcio e non ci condizionino come ieri sera, quando vedo che una squadra viene aiutata, come accaduto con il Parma ieri sera, sono molto preoccupato e questo non è più calcio. Pescara? Non sarà una partita facile, come nessuna lo è, in questo momento non sono sereno perché quello che è successo ieri sera naturalmente turba. Dopo tutti gli sforzi ed il lavoro che noi facciamo, dopo tutta la lealtà che portiamo in campo, perché il Palermo è sempre leale e non ha bisogno di nessun favoritismo, quello che è successo ieri sera naturalmente sballa tutto: speriamo che l’ambiente si riprenda subito”.

Attraverso un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, il Parma ha voluto rispondere a Maurizio Zamparini: “Dal giorno della ripartenza in Serie D, la nostra società ha scelto di rimanere totalmente estranea al gioco delle polemiche, delle dichiarazioni o dei commenti sull’operato degli arbitri. Dispiace davvero che questo atteggiamento, invece di essere apprezzato e tutelato, da tre anni venga al contrario sistematicamente utilizzato in maniera strumentale da chi nel mondo del calcio continua a gridare allo scandalo e a insinuare complotti, creando tensioni, pregiudizi e falsità. Per questo, nonostante la linea che questa società si è data, è impensabile rimanere in silenzio di fronte alle dichiarazioni odierne. Alludere a presunti complotti è molto triste e decisamente grave. Ed è anche dimostrazione di scarsa memoria, ripensando alla gara d’andata e al gol annullato a Gagliolo allo scadere. Quella rete avrebbe regalato tre punti fondamentali alla nostra squadra, ma in quella circostanza, il Parma non si è permesso di commentare in alcun modo l’episodio".

E ancora:
"È altresì curioso che il patron del Palermo menzioni una gara della scorsa stagione, la semifinale playoff di Lega Pro, che non riguarda la sua società e che presumibilmente gli è stata dipinta in modo parziale da chi probabilmente non vuole accettare il verdetto del campo. Non è nostra intenzione andare a rispolverare l’intero incontro (ci sono chiare immagini a disposizione di tutti) ma gli episodi di Parma-Pordenone sono paradigmatici per capire come a volte certe esternazioni, se ripetute, possano distorcere la realtà storica, creando leggende urbane a cui – dopo quasi un anno di insinuazioni calunniose – il Parma non può più prestarsi in silenzio. Sia prima che dopo la partita di ieri sera tutti i nostri tesserati hanno sottolineato il valore tecnico assoluto del Palermo, ribadito dallo stesso Zamparini durante la settimana che ha preceduto la gara. Il campo ha però dato un responso diverso dalle attese: non accettarlo e attaccarsi ad allusioni e accuse di questo tipo è inaccettabile. Per questi motivi il Parma Calcio 1913 non ha più intenzione di sopportare il peso di parole irresponsabili e chiede agli organi competenti di prendere tempestivi provvedimenti a tutela dell’immagine della nostra società, nel rispetto dei nostri tifosi e di questo sport".

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