PALERMO. Zamparini contro Baccaglini. Quello che doveva essere un matrimonio sancito dalla vendita della società diventa invece uno scontro. E il patron rosanero ora risponde all'ex Iena che ai magistrati aveva dichiarato di aver avuto sospetti sulla tenuta economica del Palermo calcio.
"In merito alle dichiarazioni rese dal signor Baccaglini - si legge in una nota -, il Patron Maurizio Zamparini e l’U.S. Città di Palermo informano di aver dato mandato ai propri legali per tutelare l'immagine ed i rispettivi interessi presso le competenti sedi giudiziarie. Inoltre, dall'esito delle attività investigative commissionate dal patron sono emerse ipotesi di responsabilità rilevanti, anche sotto il profilo penale, nelle condotte di Paul Baccaglini relative all'acquisizione, tra l'altro, dell’U.S. Città di Palermo, oggi al vaglio delle competenti autorità giudiziarie, anche straniere".
Insomma, lo scontro si accende. E Zamparini adesso non nasconde il suo dispiacere per la trattativa avviata con Baccaglini e chiede scusa "ai tifosi ed alla città di Palermo per avere in buona fede riposto la propria fiducia in soggetti rivelatisi inaffidabili, coinvolgendo anche le Istituzioni Pubbliche ed i media in un progetto privo di alcuna consistenza. Il Palermo Calcio è patrimonio di tutta la città e come tale va protetto e tutelato ad ogni costo: speriamo e crediamo di poterlo riportare nella sua casa vera, la Serie A".
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