PALERMO. Bruno Tedino guarda avanti e prova a vedere rosa più che nero. Ottimismo e fiducia, anche se il tecnico è consapevole che la sua squadra non può sempre dare il massimo: “Qualcosa abbiamo lasciato per strada – dice al Giornale di Sicilia - è fisiologico, ma devo ammetterlo. Ma la partita con l’Ascoli è stata un grande segnale: vincere in quel modo è sintomo di una squadra che ha dentro qualcosa. Probabilmente è stato uno degli intervalli più belli della mia carriera, un confronto di squadra in cui tutti hanno parlato. E in campo si è visto”. Tedino indica alcuni dei momenti clou della stagione. “Ce n’è più di uno. C’è stata la contestazione fuori dal campo, ma siamo riusciti ad allenarci tutti alle 19.45. É stato un passaggio importantissimo, la dimostrazione di un gruppo che voleva diventare squadra. E poi la reazione avuta a Carpi dopo la sconfitta con il Novara. Spero di vedere un altro segnale a fine campionato. I tifosi? Più che l’entusiasmo manca… la quantità. In trasferta ci hanno dato più volte una grossa mano (come la spinta a Cremona) e in casa contro il Foggia ci hanno sostenuto anche quando siamo andati sotto; per questo spendo solo parole di elogio. Fuori dal campo ho un rapporto cordiale con i palermitani”. Sul match rinviato a Parma: “La nostra volontà era quella di mostrare subito che la vittoria di Ascoli non è stata un episodio, ma obiettivamente non c’erano i presupposti per giocare. Una nevicata del genere è un evento straordinario. Settimana più importante della stagione? Pensiamo partita dopo partita, la sfida col Frosinone è importante ma vale tre punti come le altre”.