PALERMO. La trasferta di Bari chiude una settimana di fuoco per il Palermo. Una sfida al vertice che arriva pochi giorni dopo la prima udienza sull’istanza di fallimento, con una rosa decimata da infortuni e squalifiche. Il futuro dei rosanero passa anche da questo: dalla tenuta psicologica dopo le vicende giudiziarie e dalla tenuta in classifica dopo lo scontro diretto e le tante assenze. Contro il Bari, che fino a ieri condivideva il primato proprio con i rosa, Tedino chiede aiuto alla fantasia e alla buona sorte per mettere insieme undici titolari. Le difficoltà sono tutte a centrocampo e in attacco, dove il tecnico lancerà la coppia Trajkovski-Embalo, che non vantano certo un bilancio realizzativo da 10 e lode quest’anno: insieme hanno finora messo a segno due soli gol, e prestazioni spesso discutibili. Nestorovski non ci sarà per almeno due settimane e la sua assenza pesa, come ha già pesato la scorsa settimana nella gara interna contro il Venezia. La Gumina, che non ha inciso nel match contro i veneti, resterà in panchina, pronto a subentrare. Emergenza anche a centrocampo dove Tedino sarà costretto a schierare Coronado con Gnahorè e Dawidowicz. Sulle fasce Rispoli e Aleesami. In difesa le uniche certezze con Struna, Bellusci e Cionek che torna dopo la squalifica. Posavec in porta. In questo contesto, se il Palermo uscirà indenne dal San Nicola, dove il Bari ha collezionato 8 vittorie su 9 gare e dove può contare sul grande apporto dei tifosi, sarà una dimostrazione di forza e compattezza. E confermerebbe il suo score in trasferta dove finora non ha mai perso. Insomma, una sfida che preannuncia emozioni, e che incuriosisce anche dal punto di vista tattico. Le due squadra potrebbero schierarsi a specchio con Coronado da una parte, e l’ex Brienza dall’altra, a fare i guastafeste tra le linee. Difesa a tre anche per i pugliesi, dopo il ko di Chiavari.