Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Fallimento Palermo, dalla società memoria per rispondere alla richiesta della procura

Il presidente del Palermo, Giovanni Giammarva

PALERMO. E’ durata circa venti minuti l’udienza pre fallimentare che riguarda la società del Palermo Calcio. Gli avvocati del Palermo hanno presentato una memoria e una relazione tecnica per controbattere all’istanza fallimento presentata dalla Procura. Entro giovedì prossimo i pm potranno presentare una memoria. L’udienza è stata aggiornata a sabato 16 dicembre. Bilanci falsati, valore gonfiato del marchio, vendite fittizie e impossibilità di coprire in futuro debiti stimati in 62 milioni di euro. Ecco perché la Procura di Palermo - e in particolare i sostituti Francesca Dessì e Andrea Fusco - ha chiesto il fallimento del Palermo Calcio. Secondo i pm, il Palermo ha debiti per 62,9 milioni di euro cui 9,2 milioni nei confronti dell'erario e 280 mila verso istituti di previdenza e sicurezza, di cui 5 milioni non pagati; patrimonio netto negativo al 30 giugno 2017 di 18,3 milioni; la previsione dei flussi di cassa al 30 giugno prossimo è negativo (meno 27,7 milioni); c'è anche un omesso versamento di Iva per un milione e 800 mila euro. A rendere problematica la situazione contabile ci sono anche un “piano di ammortamento del debito erariale, pari a soli 8 milioni di euro al 30 giugno 2017, concluso a fronte dell'incapacità di sostenere l'unitario pagamento”, il pignoramento di 200 mila da parte di Riscossione Sicilia per un debito che la società ha nei confronti della Federcalcio e la revoca del fido bancario da parte di Unicredit. Di parere opposto i legali della società e il presidente Giovanni Giammarva che nei giorni scorsi ha parlato di un’istanza di fallimento fatta di “mere previsioni, superficiali e inconsistenti”. Il Palermo ha presentato già i documenti contabili e oggi ha depositato una consulenza più dettagliata. I legali sono certi del rigetto dell’istanza da parte del giudice Giuseppe Sidoti, che deciderà in collegio con il presidente Giovanni D’Antoni e Raffaella Vacca. Il proprietario della società Maurizio Zamparini ha voluto un pool di avvocati: i legali Francesco Pantaleone, Francesca Trinchera e Gaetano Terracchio, a cui si sono aggiunti gli avvocati Francesco Paolo Di Trapani e Nicola De Renzis - il primo di Palermo e il sindaco toscano - e Lorenzo Stanghellini, docente di diritto commerciale alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze.

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