PALERMO. Niente closing per il Palermo. Maurizio Zamparini, come in un gioco televisivo, rifiuta l'offerta e va avanti. Nel "pacco" angloamericano di Paul Baccaglini c'erano una sessantina di milioni di euro, non pochi per una società in serie B e con un parco giocatori non di primo livello. Ma Zamparini voleva anche avere la certezza di investimenti futuri.
"Prima mi è stato detto che c'erano duecento milioni, poi cento, adesso niente", ha detto il proprietario del Palermo. Si attende la replica di Baccaglini che dovrebbe arrivare in giornata. La sensazione è però che l'affare non sia del tutto chiuso e che Zamparini stia cercando di tirare sul prezzo.
Nel frattempo, annuncia il proprietario della società, ci sarà un altro cambio al vertice con un nuovo presidente: un personaggio di spicco. Ma i tifosi non vogliono più sorprese e soprattutto non vogliono più Zamparini. Promettono "zero abbonamenti" (come recita uno striscione apparso nello stadio Renzo Barbera) se dovesse rimanere l'attuale patron.
La trattativa che si è arenata è stata vista dai supporter come un grande bluff. Un "pacco" appunto. Un modo per prendere tempo mentre il Palermo scendeva in serie B, per giustificare i mancati investimenti di gennaio che avrebbero potuto evitare la retrocessione. Adesso la palla passa di nuovo a Zamparini che promette nuove meraviglie. Ma ai tifosi più che un mago sembra un illusionista.
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