PALERMO. Il futuro in pochi giorni. Il tempo stringe e il nuovo Palermo è ancora un cantiere aperto. Idee, proposte, progetti, ma al momento poca concretezza. Con il closing che slitta di settimana in settimana, è stato difficile al momento per Baccaglini provare a costruire l’organico per la prossima stagione.
Inoltre, il possibile neo proprietario del club rosanero, deve anche fare i conti con Zamparini che essendo al momento l’attuale proprietario, lavora per il piano B. Zamparini, infatti, tramite il suo consulente – Gianni Di Marzio – contatta allenatori e direttori sportivi, pensa ai giocatori e va avanti con il suo lavoro.
Insomma caos e confusione, perché è ovvio che tanti addetti ai lavori si chiedono chi sia il vero referente del Palermo Calcio. Sempre Zamparini ha contattato l’attuale allenatore del Benevento, Marco Baroni. L’allenatore della storica promozione dei giallorossi però vorrebbe proseguire la sua avventura in serie A, anche se l’offerta di Zamparini è da capogiro: 600 mila euro a stagione.
In tutto questo c’è da capire chi sarà il neo direttore sportivo, Baccaglini e Zamparini pensano sempre più a Baccin che però dal canto suo non si fida tanto del progetto e vorrebbe andare all’Inter. Marcello Carli attende alla finestra ma ovviamente chiede determinate garanzie, la prima in assoluto è quella di rapportarsi solo con un presidente e non essere “disturbato” dai tanti consiglieri.
Insomma Baccaglini e Zamparini proseguono la trattativa per il closing ma entrambi giocano a carte coperte, su due tavoli differenti. Una situazione paradossale visto che entrambi dovrebbero condividere lo stesso progetto e al momento invece hanno due linee decisamente diverse.
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