PALERMO. Esperto, con una buona conoscenza della categoria, ma soprattutto vincente. E’ l’identikit del futuro allenatore del Palermo, tracciato dal presidente Paul Baccaglini. Impegnato nelle operazioni per l’acquisizione della totalità delle quote del club, il numero uno rosanero ha fin da subito mostrato di aver le idee chiare, in merito al futuro della guida tecnica della squadra.
Accantonata l’ipotesi di un allenatore emergente, legata alla permanenza in serie A, Baccaglini sa di dover metter da parte gli esperimenti, per puntare subito alla risalita nella massima serie. Da qui la volontà di affidarsi a un «vecchio lupo di mare» del campionato cadetto, che possa però al contempo segnare una rottura con il passato. Aspetto quest’ultimo che farebbe precipitare le quotazioni di Iachini e Guidolin, mantenendo invece attuale il nome di Reja.
Il tecnico di Gorizia con quattro promozioni dalla B nel proprio curriculum, risponde alla perfezione all’identikit tracciato dal nuovo numero uno di viale del Fante: «Non nascondo che gradirei in maniera particolare lavorare a Palermo. Per fare l’allenatore è necessario avere gli stimoli giusti, motivo per il quale non ho ancora deciso cosa farò nella prossima stagione. Ho appreso del cambio societario in corso a Palermo. Sarà dunque necessario capire quali saranno i programmi della nuova proprietà. Certo è che davanti a una chiamata, sarei pronto a valutare questa possibilità senza alcuna preclusione per la serie B. Palermo è Palermo e resta una grande piazza a prescindere dalla categoria».
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