PALERMO. L'uomo del momento si racconta. Dopo aver ammaliato Palermo, stupito con i suoi 60 tatuaggi e ridato speranza al popolo rosanero, Paul Baccaglini oggi è un fiume in piena. In barba ai più diffidenti, al settimanale Vanity Fair, il nuovo presidente del Palermo concede una lunga intervista per spiegare finalmente chi è davvero Paul Baccaglini. Giunto a Palermo, in sole due settimane, il nuovo presidente ha travolto cittadini e tifosi conquistandoli. Visitati i vicoli storici della città, ha già parlato di uno stadio nuovo, un centro sportivo, e di un concorso per le start-up. Del resto, come lui stesso dice, il Palermo è come "una bella donna da conquistare". Ma è meglio andare con ordine. Come si può leggere fra le pagine del settimanale, la sua storia inizia negli Stati Uniti, al John H. Stroger Hospital di Chicago. Ebbene sì, proprio presso l’ospedale a cui si ispirò il pronto soccorso di E.R. Medici in prima linea nasce Paul Baccaglini. "Mia madre era venuta da Conegliano Veneto a Harvard per studiare neurobiologia. Lì ha conosciuto mio padre, suo compagno di corso, nato a Washington. Mio padre è diventato ricercatore, mia madre psicologa, mia sorella professoressa". Una vita da nomade la sua, vissuta tra Chicago, Pittsburgh e New York. Tutto cambia quando i suoi genitori si separano. Paul ha solo 15 anni, e con la madre si trasferisce a Padova. Avrebbe potuto scegliere di rimanere in America, ma un padre troppo propenso ad "una vita spensierata, da single e senza responsabilità genitoriali" lo hanno inevitabilmente portato a cambiare rotta. Con una punta di nostalgia, Paul parla anche del padre che non ha sentito per 17 anni. Di quell'uomo insomma "che si è allontanato da noi, per poi sposare un'altra donna". Dopo tutti questi anni, "mi ha poi chiesto scusa per avermi abbandonato, dicendomi di aver fatto la cosa più sbagliata della sua vita. L'ho perdonato". Da qui, Baccaglini è ripartito, lasciandosi travolgere da "un entusiasmo esagerato. Ho cercato di lavorare nella comunicazione, anche la più spinta". Il secondo capitolo della sua vita poteva avere inizio. "A 19 anni riesco a farmi ricevere da Claudio Cecchetto. Con gli anni, si aprono le porte di RTL 102.5". A lui la conduzione di un programma. Il passo verso le Iene dunque sembra essere breve. E in effetti lo è. Diventa ben presto il veejay "giovane" che importuna i parlamentari a Montecitorio. In quegli anni, conosce Pif. Ma per lui, dietro l'angolo c'è... l'amore. "Ringrazio il Brasile per avermi dato l’amore della mia compagna, Thais", dice senza mezzi termini. Lui e l'ex velina si sono conosciuti nel backstage di una sfilata. "Lei per concedere interviste, io per rimorchiare le modelle", scherza Paul. Il primo approccio tra i due è più crudo del previsto: "Ho una bambina di due anni, se vuoi puoi scappare”, dice seria Thais a Paul. Ma Baccaglini rimane, iniziando con Thais una storia che va avanti dal 2010. "Sono un ottimo padre non biologico", dice Paul, parlando della figlia di Thais avuta da una sua precedente relazione con Teo Mammucari. Altro capitolo, dunque, il mondo della finanza. "Ho ereditato questa passione da mio padre, che investiva in Borsa. All'inizio ho investito 10 mila euro. È andata bene e ho creato un family fund, in cui gestisco i soldi di parenti e amici di famiglia. Circa un milione di euro". Tutto chiaro, fino a quando non si passa alla manovra finanziaria legata all'acquisto del Palermo. Per Paul infatti si tratta di una operazione che va giudicata "in un contesto più ampio di quello della finanza". Nel 2014, Baccaglini crea con due partner il fondo Integritas Capital. Da lì, il salto verso Frank Cascio. Quando l’ex assistente personale e manager di Michael Jackson decide di acquistare il Palermo, infatti, lo fa alla guida di una cordata di investitori americani poco noti. Baccaglini è comunque lì presente, in veste di consulente. Con Cascio la trattativa finisce male, ma qualche mese dopo Baccaglini conclude comunque un accordo con Zamparini. Cosa è successo nel frattempo? Durante l'intervista, Baccaglini tiene la bocca cucita su numeri e dettagli della trattativa. "La privacy è un valore nel mondo della finanza", si limita a spiegare Paul. "I miei clienti preferiscono restare anonimi - aggiunge -. Posso solo dire che entro il 30 aprile concluderemo l’acquisto".