PALERMO. Passato, presente e futuro. Quello che poteva essere Andrea Belotti per il Palermo e che invece è diventato Ilija Nestorovski, sorprendendo tutti tra tifosi e addetti ai lavori. Bomber a confronto, sul campo dell’Olimpico di Torino: l’attaccante che avrebbe potuto trascinare i rosa dopo l’addio di Dybala contro il centravanti pescato dalla Croazia e riscopertosi capocannoniere di una squadra ancorata nei bassifondi della classifica. Il dilemma su cosa sarebbe potuto essere il Palermo con Belotti rimarrà senza risposta. Al club rosanero andrà comunque il merito di averlo lanciato in Serie A, dopo le dieci reti tra i cadetti e le sei all’esordio in massima serie. Numeri che non sono bastati a convincere Maurizio Zamparini, che ha preferito monetizzare subito cedendolo al Torino. Errore doppio, se si considera che al suo posto venne preso il carneade Djurdjevic, lasciato libero di tornare in patria dopo una sola stagione. Un rimpianto, a quasi due anni di distanza da quell’addio. Probabilmente la valutazione peggiore mai fatta dal club sotto la guida del patron friulano. Oggi Belotti è il capocannoniere della Serie A, mentre Nestorovski è il capocannoniere del Palermo. Diciannove reti contro dieci, ma per entrambi è questa la stagione della consacrazione. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE