PALERMO. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha scritto una lettera all'Agenzia delle entrate in merito al pignoramento del conto corrente della società U.S. Città di Palermo effettuato alcune settimane fa. La lettera è pubblicata sul sito web della società.
"Egregi signori dirigenti di Agenzia Entrate e Riscossione Sicilia - scrive Zamparini - metto sul nostro sito questa lettera aperta poiché desidero che la gente sappia come è condotto questo Paese gestito da una burocrazia finanziaria contro i cittadini e le società che producono ricchezza ed entrate per la Regione Sicilia".
Poi il patron rosanero passa a spiegare cosa è avvenuto: "La Riscossione Sicilia ha effettuato un pignoramento per circa € 200.000 sui conti correnti del Palermo Calcio presso Unicredit, per un contenzioso relativo agli anni 93/94, ereditato dalla gestione Sensi, contenzioso che a detta dei miei commercialisti mi dicono scaduto nei termini e perciò pretestuoso e non dovuto. Ma questo ha poca importanza: ha importanza che un pignoramento presso una banca provoca una totale segnalazione sul sistema con danni notevoli per la gestione societaria e di immagine. Il tutto nei confronti di una società che è uno dei maggiori contribuenti delle entrate fiscali della regione Sicilia. Infatti dai dati rilevati la società Palermo Calcio ha durante gli anni della gestione Zamparini, dal 2002/2003 a oggi, versato come imposte la cifra di 265.072.738,01. Nell'anno 15/16 la cifra di 24.779.965,96. Allora mi domando: ma come fate a maltrattare, fra l'altro ingiustamente, una società che tanto produce per le entrate regionali? Cosa succederebbe se il Palermo Calcio chiudesse per vostra colpa, provocando perciò per colpa vostra un danno irreparabile alle entrate regionali??? Certamente voi non vi fate domande, il vostro scopo è distruggere senza guardare davanti o dietro, senza motivazione ma con la rabbia ed il potere di chi anche se distrugge rimane impunito".
E ancora: "I cittadini, la gente, devono sapere e ricordarsi quando è chiamata alle urne la realtà dei fatti: la politica ci lascia tutti i giorni nelle mani di persone irresponsabili e impunibili. Non abbiamo più quasi nessuna istituzione dello stato amministrativo che ci difende: unica speranza non rimane che l'unico potere che può difenderci, la Magistratura, così come ha fatto con Tangentopoli, lo faccia oggi con Fiscopoli. Noi tutti sudditi ci sentiamo di fronte a questa gestione statale indifesi e disperati: Voi che avete il potere per farlo aiutateci a farci riavere i nostri diritti!!!".
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