PALERMO. Era tutto pronto per la prima festa al Barbera, dopo otto sconfitte all'asciutto, ma la vittoria per il Palermo non è arrivata nemmeno contro il Pescara. Il pareggio per 1-1 lascia l'amaro in bocca a Eugenio Corini che già pregustava il secondo successo consecutivo dopo la rimonta a Genova.
"Lo scontro diretto è sempre difficile da affrontare - ha detto - dal punto di vista emotivo, oggi abbiamo retto bene. E' stata una sfida poco spettacolare, la stavamo portando a casa, ma hanno pareggiato su rigore. La vittoria sarebbe stata importantissima, la salvezza è raggiungibile e ci crediamo. Ora testa all'Empoli, dobbiamo rimanere attaccati alle contendenti, poi faremo i dovuti calcoli". L'errore fatale per il Palermo è stato nel non cercare il raddoppio.
"La partita quando non riesci a portarla sul doppio vantaggio è sempre aperta. Avevamo - ha aggiunto - alcune situazioni da gestire in difesa, ho cercato di proteggerla con i centrocampisti, ma negli ultimi minuti abbiamo subito gol e abbiamo anche rischiato il ko.
Adesso la delusione è tanta, però se vado a sviluppare come sono stati questi 22 giorni dico che abbiamo fatto 4 punti in 4 partite, più del doppio che in passato. Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo, oggi poteva essere un risultato importante, ma se vedo cosa ho trovato quando sono arrivato, col morale sotto i tacchi, so che abbiamo almeno acceso una luce, una speranza. Attraverso il lavoro possiamo farcela. Adesso alla ripresa abbiamo un altro scontro importante".
Sarà un Natale di speranza quello del Pescara. "Siamo felici. Quell'abbraccio sta a significare che c'è stima reciproca: io ho sempre avuto grandi parole nei confronti dei ragazzi, nonostante le mille difficoltà. Noi - ha detto Massimo Oddo - mettiamo sempre l'anima in campo. Dobbiamo porci un obiettivo nella vita. Per ottenerlo, occorre dare sempre il massimo, il 110%".
Oddo non ha mai perso l'entusiasmo. "I momenti difficili - ha spiegato - sono all'ordine del giorno nel calcio e nessuno ci può impedire di inseguire il nostro obiettivo, né la stampa né i tifosi. Sbagliamo, come tutti, ma fa parte di questo sport. Abbiamo fatto il ritiro per stare insieme e per cercare di rimediare agli errori fatti. Quando sbagli l'unica cosa da fare è lavorare per migliorare. Bisogna sempre dare il massimo, l'abbiamo sempre fatto, anche in passato e per questo siamo sempre stati sereni. E' normale che i risultati negativi comportino un abbattimento dell'autostima. Oggi comunque la sconfitta sarebbe stata immeritata".
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