PALERMO. Ultimo posto in classifica, nove sconfitte consecutive, otto k.o. in casa, partite sfumate al 90’, tifosi che avevano fatto il pieno d’entusiasmo ma dopo la sconfitta di ieri sono tornati a soffrire di depressione acuta: i numeri dicono che il Palermo è in piena crisi, i numeri dicono che solamente un cambio di rotta netto e deciso può salvare questa squadra. Ma la partita contro il Chievo lascia poche speranze. Se però i rosanero non dovessero perdere definitivamente il treno salvezza, il mercato di riparazione potrebbe fornire le pedine giuste per tentare la scalata. Giocatori di esperienza, giocatori che siano già delle certezze e non scommesse dell’Est Europa. Da capire, però, chi farà realmente il mercato, visto che al momento il Palermo si ritrova senza direttore sportivo. Serve innanzitutto un regista, Corini lo vuole a tutti i costi, vuole un calciatore che possa dettare i tempi della manovra e il Palermo non lo ha. Piace Sensi del Sassuolo – vicino al Palermo nel mercato estivo – ma il calciatore è titolare della compagine neroverde, difficile che possa accettare di giocare per l’ultima in classifica. Stuzzica sempre l’idea Cigarini, ma sul centrocampista della Sampdoria ci sono anche Udinese e Bologna, Palermo sarebbe una scommessa alquanto complicata. Non solo centrocampo, serve un leader per la difesa e il nome che potrebbe far comodo a Corini è quello di Cesare Bovo, seconda linea del Torino. E poi un attaccante, anche se il mercato rosanero probabilmente sarà Low Cost e quindi non ci saranno colpi sensazionali, anche perché la sessione invernale è piuttosto complessa. Saranno mesi intensi e duri, i tifosi hanno già fatto tanto, adesso la palla passa a società e calciatori.