PALERMO. Quella di domani potrebbe già rappresentare la gara della svolta. Il Palermo ci crede, Corini ci crede. Il neo tecnico rosanero vuole un Palermo diverso al Franchi di Firenze. "La squadra, com’è normale che fosse, giovedì era stanca e delusa – ammette Corini in conferenza stampa – ma dal giorno dopo siamo entrati dentro certe situazioni perché il tempo per preparare la gara era poco. La volontà e la voglia non mancano, i giocatori sono disponibili. Questa situazione deve dare una scossa, come ho detto ai ragazzi io sarò da garante per far sì che i ragazzi riprendano il loro percorso. Il pubblico risponderà, ma io intanto devo spingere e spronarli per fare risultati”. Corini punta tutto sulla grinta e il carattere: "Ho in mente un impianto di gioco con determinate caratteristiche. Io ho bisogno di gambe e corsa, siamo anche in difficoltà dal punto di vista numerico visto che ho quattro centrali per tre posti. I ragazzi hanno qualità tecnico-tattiche e fisiche per essere importanti per il Palermo. Hiljemark esterno? No”. Il nuovo tecnico del Palermo si esprime sulla lotta salvezza: "Il calcio è pieno di paradossi, come il Pescara che non ha mai vinto una partita sul campo. Non faccio la corsa su una o su un’altra squadra, tutti vedono il mercato di gennaio come un miraggio ma potrebbe essere un’illusione. Bisogna trasformare l’inerzia negativa in positiva: tutte le squadre hanno qualcosa d’importante, ma la classifica vede per ora l’Empoli quartultimo”. Corini è consapevole che la partita di domani sera sarà complessa: "Firenze sarà una trasferta difficile e ostica, ma chi avrà in campo dovrà avere grande forza e motivazioni per lottare tutti insieme visto che si parte 0-0, la sconfitta dobbiamo rifiutarla a priori. La partita si può recuperare anche quando si va sotto di un gol, basta poco per cambiare l’inerzia. Siamo noi protagonisti, ne ho parlato coi ragazzi".