PALERMO. Era una partita dalle mille difficoltà e si sapeva, il Palermo ha perso, ma questa volta esce a testa alta. La Juventus con il minimo sforzo sbanca il Barbera, vince 1-0 e approfitta dell’autogol di Goldaniga per conquistare tre punti che la manterranno in vetta anche per questa giornata. Il Palermo ci ha provato, ha cercato in tutti i modi di contenere una Juventus comunque poco frizzante e imprecisa nell’ultimo passaggio. Era forse la giornata giusta per fermare la corazzata di Allegri, ma i rosa al di là di qualche cross insidioso, non sono mai riusciti ad impegnare seriamente Buffon.
Ha sorpreso tanto la scelta di De Zerbi di non schierare Nestorovski dall’inizio, al suo posto ha giocato un Balogh ancora troppo verde per giocare determinate partite. Non è mancato però il sacrificio, l’umiltà di una squadra che ha comunque la mentalità giusta per lottare fino alla fine.
Nella Juventus non ha brillato praticamente nessuno, male il centrocampo, Higuain troppo isolato in avanti, e forse se non fosse arrivato lo svarione di Goldaniga su cross di Alves, la Juve avrebbe avuto grosse difficoltà a vincere.
La cronaca: De Zerbi aveva promesso sorprese e in effetti ci sono, out Nestorovski, dentro Balogh, con Diamanti e Chochev a supporto. Juventus con Higuain-Mandzukic. 30 mila al Barbera, in tanti hanno la fede bianconera. 30 secondi e Juve subito pericolosa, Pjanic in mezzo per Higuain che spara alto. Gara intensa, in otto minuti ammoniti Bonucci, Goldaniga e Mandzukic.
All’11 Mandzukic si divora il gol del vantaggio, colpo di testa su assist di Pjanic e palla alta di pochissimo. La gara scorre, il Palermo prova a giocarsela in ripartenza ma è la Juve che fa la gara. I rosa pressano e provano ad asfissiare i portatori di palla come Pjanic. Intanto si fa male Rugani ed entra Cuadrado. 32’ bella girata di Lemina ma Posavec intuisce, ottimo intervento. La squadra di Allegri è comunque imprecisa a dettare i tempi della manovra, il Palermo regge in un primo tempo privo di emozioni, Palermo applaudito dal pubblico per il sacrificio mostrato in campo.
Ripresa, 48’ la Juventus passa, palla in mezzo di Dani Alves, Goldaniga prova a disimpegnare ma ne nasce una palla velenosa che beffa Posavec, autogol e vantaggio bianconero. De Zerbi capisce che Balogh non riesce a sfondare e mette dentro Nestorovoski, escluso a sorpresa dal tecnico. Inizia a piovere ma il Palermo non riesce a tirare in porta, la Juve controlla il match fraseggiando in mezzo al campo. Dentro anche Bruno Henrique al posto di Jajalo. La Juve sfiora il raddoppio con Mandzukic, a tu per tu si fa ipnotizzare da Posavec. I rosa scodellano palloni insidiosi in mezzo ma manca la stoccata sotto porta. Finisce con gli applausi per il Palermo che esce a testa alta.