PALERMO. Il motivo ufficiale del suo addio era legato alle sue condizioni di salute. Tesi che non ha mai convinto nessuno. Rino Foschi torna a parlare e svela la reale causa delle sue dimissioni: “Non ho lasciato per motivi di salute – dice a Rotocalcio.org - non c’erano le condizioni per andare avanti. Ve l’ha detto pure Zamparini. Per educazione ho detto che non stavo molto bene. Zamparini ha detto che gli avevo preso degli scarti dall’Atalanta, ovvero Cigarini e Pinilla".
E ancora: "Se questi sono scarti si vede che mentalmente non c’erano più le condizioni per andare avanti e quindi è meglio lasciarci. Io non voglio fare polemiche perché rispetto troppo la città di Palermo. La gente pensa veramente che io stia male? Sono pronto per andare da qualsiasi parte. Ho fatto 10 km di corsa stamattina, non sto mica male, la testa mi gira ancora molto bene e, attenzione, avevo le idee molto chiare anche a Palermo”.
Foschi aggiunge: “Finora, dall’altra parte, ho preso solo sberle – continua il ds –. Il primo giocatore che volevo era Cigarini, l’ho trattato per un mese. Poi è andato alla Sampdoria per 3,5 milioni, perché per Zamparini era uno scarto, così come lo erano Pinilla ed El Kaddouri. Questi sono tutti scarti? Allora Foschi si è ammalato, sono cotto e vado a casa. Si vede che faccio nomi di gente avulsa e quindi è meglio che lascio, non sono più da Palermo. Io non sono malato, semmai mi stavo ammalando“.
Foschi parla anche di futuro: “Può darsi che vada in serie B o in un altro posto, ma non posso essere tesserato in A. Il Cesena se lo augura perché avrebbe questo piacere. Dal primo agosto potrei essere ritesserato dal Cesena Calcio.Dovrei stare a casa? Io sono un leone e continuerò a fare questo lavoro per altri 20 anni”.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia