PALERMO. La stagione rosanero ha ufficialmente aperto i battenti. Il Palermo si è radunato in Friuli e nelle prossime ore viaggerà verso Bad per i primi allenamenti in Carinzia. Oggi giornata importante, presentazione per Rino Foschi, e ancora una volta come la prima volta, è stato Maurizio Zamparini a motivare la scelta di puntare nuovamente su di lui: “Rino è stato il mio unico direttore. Non ha bisogno di essere presentato perché lo conoscete meglio di me – dice Zamparini - presento oggi anche il mio consulente Pedrelli, conoscete bene anche lui. È tornato anche il primo collaboratore i Foschi, ovvero Corti. Fanno parte del primo Palermo e sono l’inizio di una stagione molto buona. L’esperienza di tanti anni mi dice che la conoscenza va a sopperire alla mancanza di entusiasmo. Il mio orgoglio e avere collaboratori capaci. A volte il denaro non basta sono convinto che i miei collaboratori faranno un Palermo forte”. Zamparini che non ha promesso grandi colpi di mercato, parla del futuro societario: “Sono al capolinea come presidente. Non come azionista. Ci sono trattative avviate per una nuova proprietà, sia con l’Oriente che con l’Occidente, ma sono pronto a restare per dare la mia esperienza. Non c’è fretta però. Tutte le cordate interpellate, specialmente quella asiatica, vogliono che rimanga per la gestione. Quella americana invece vuole il 100%. Tacopina mi ha portato un ex palermitano, io gli ho chiesto una lettera di intenti. Io sono pronto a cedere in una settimana, ma pensò che i tempi per gli orientali possano essere più lunghi. Acquisti? Abbiamo 5-6-7 innesti pronti, Rino ha l’esperienza per costruire una buona squadra”. E poi la palla passa ovviamente a Rino Foschi: “Dieci anni dopo si è più vecchi. C’è esperienza, ma credo sia cambiato qualcosa. Zamparini non è lo stesso di 10 anni fa, prima era un divertimento perché c’era un diverso raggio d’azione. Ora sappiamo che difficoltà ha avuto il calcio italiano e tutta l’Europa”. Foschi è consapevole che non sarà affatto facile ripetere quello che è stato fatto dieci anni fa: “Ho trascorso anni bellissimi con Zamparini ma non si possono fare paragoni. Mi è difficile dirlo, sappiamo cosa è successo. Poi dopo aver fatto bene, si ha paura di non riuscire a ripetersi. So che sarà difficile. Sono affezionato alla città, ma non ci sono più determinate casse. Zamparini fa quello che può fare con serietà e sono in difficoltà perché farò fatica a ripetere quanto fatto”. Vazquez è ormai ad un passo dal Siviglia: “Vazquez è un giocatore che merita e che ha dei costi – sottolinea Foschi - non si fa una trattativa dalla sera al mattino, siamo ancora lontani. Giustamente il Siviglia si è fermato ad una determinata cifra e ci sono altre squadre, ma non si chiude in 24 ore. Vazquez va via sicuramente, si è quasi al traguardo col Siviglia perché dobbiamo sistemare i bonus. Il DS del Siviglia (Monchi, ndr) da quel che ho capito vuole sia Vazquez che Correa”.