PALERMO. Passano i giorni, sono già due settimane oggi dalla serata della salvezza contro il Verona, ma il gelo fra Maurizio Zamparini e Davide Ballardini non si è ancora sciolto. Ed anche sull'uappuntamento della prossima settimana c' è mistero. Da una parte ieri, come ha riferito Sky Sport, il presidente avrebbe fatto sapere che il faccia a faccia è stato fissato per domani. Ma dall' altro lato, l'allenatore romagnolo ha smentito. Dove sta la verità? Basterà aspettare lunedì per saperlo. Di certo c' è che tecnico e patron dovranno sicuramente vedersi per chiarire ogni dubbio prima di decidere se andare avanti insieme o se separarsi, nonostante il contratto che lega Ballardini al Palermo fino al 2017. Proprio l' aspetto economico sembra essere uno dei nodi che ha inasprito i rapporti. Con l' allenatore che si sarebbe aspettato un ritocchino e col presidente che invece non avrebbe gradito dopo che aveva fatto firmare al tecnico un accordo che prevedeva la permanenza sulla panchina rosanero anche in caso di retrocessione. All' incontro cruciale dovrebbe prendere parte anche Gianni Di Marzio, consulente personale di Zamparini, che sin qui non è riuscito a risolvere l' ennesimo conflitto. Senza alcuna certezza su chi guiderà la squadra in ritiro a luglio, è fermo anche il mercato. Paralizzata la voce acquisti, a parte Ilija Nestorovski, che comunque era già stato preso a gennaio scorso, versando 500 mila euro all' Inter Zapresic, qualcosa sembra muoversi invece sul fronte cessioni. Ma è roba di poco conto. Per Franco Vazquez, per esempio, che è il pezzo pregiato e che sicuramente partirà, si parla di Fiorentina, di Napoli e dell' interesse da parte di alcuni club inglesi. Ma si è in fase embrionale e ancora nessuna trattativa sembra essere stata intavolata. Insomma, se non si risolve l' enigma allenatore, tutto rimane bloccato. Fosse per Norbert Balogh, il ventenne attaccante ungherese arrivato in rosa a gennaio, che Zamparini ha paragonato a Cavani, la decisione sarebbe stata presa. «Ballardini è un signor allenatore - ha detto intervistato da un sito internet del suo Paese - sa motivare la squadra, sa che parole usare per preparare psicologicamente una partita».