Il Tar respinge il ricorso del Palermo: con la Sampdoria allo stadio ci saranno solo gli abbonati
PALERMO. Brutte notizie per il Palermo e per i suoi tifosi in vista della sfida contro la Sampdoria. Il presidente del Tar, Calogero Ferlisi, infatti, ha respinto il ricorso della società rosanero contro la decisione del prefetto di consentire l’accesso allo stadio Barbera nella sfida contro i blucerchiati ai soli abbonati. Domenica, quindi, la squadra di Davide Ballardini non potrà contare su un pubblico delle grandi occasioni in una sfida fondamentale nella lotta alla salvezza. Già da ieri non filtrava ottimismo sulla possibilità che il Tar ribaltasse la decisione della prefettura. Il club di viale del Fante sperava nel ribaltamento della decisione, consentendo quindi la vendita dei tagliandi per una partita fondamentale in termini di salvezza per la compagine rosanero. La decisione del prefetto di Palermo, Antonella De Miro, era stata resa nota quattro giorni fa per scongiurare scontri con gli ultras della Sampdoria. "Questo è un Paese allo sfascio. Non ci sono altri commenti da fare. Come si può andare avanti così? E' un'altra penalizzazione per il Palermo", ha detto il presidente della società rosanero, Maurizio Zamparini, La decisione del prefetto aveva fatto andare su tutte le furie Zamparini e spaccato la tifoseria rosanero. “Sono sconcertato – aveva commentato a caldo il patron rosanero – dall’eventualità che solo gli abbonati possano assistere a Palermo-Sampdoria, non voglio crederci, sarebbe una scelta stupida e demagogica, emblematica però dell’inefficienza di certa burocrazia. Questo è autolesionismo, si getta fango sulla città di Palermo. Non si possono penalizzare il club e le persone oneste che tifano per noi, adducendo pretesti relativi a cinquanta persone. Si distrugge un lavoro lungo tredici anni, un periodo in cui si è visto solo qualche fumogeno in occasione di Palermo-Lazio”. Ai commenti di Zamparini è seguito il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che oggi si è pronunciato respingendo appunto il ricorso della società di viale del Fante.