PALERMO. Maurizio Zamparini è preoccupato, il suo Palermo da ieri è ufficialmente in zona retrocessione, ma il patron rosanero vede il bicchiere mezzo pieno e non crede ad un Palermo già condannato.
“Il Palermo non è sfavorito – dice al Giornale di Sicilia - tecnicamente siamo più forti di chi ci sta dietro e anche di qualche squadra che al momento è davanti. Guardando il calendario e certe squadre, ammetto che il finale di stagione sarà più problematico del solito. Squadre come Carpi e Frosinone mi stupiscono ma mi sembra che, pensando di non avere nulla da perdere, vadano allo sbaraglio. Mi auguro che nelle prossime settimane fisicamente scoppino”.
Per Zamparini il Palermo ha paura di giocare: “Il Palermo gioca con paura. Si erano rinfrancati per lo 0-0 di Empoli, ma dopo questi exploit di Frosinone e Carpi saranno un po’ scoraggiati. Di sicuro ho visto un Palermo più compatto, siamo più solidi. Ci è mancato solo il gol. Mi aspetto progressi già sul campo del Chievo. Squadre tecnicamente non attrezzate vanno a una media da coppe europee, stanno facendo cose veramente fuori dal normale, da non crederci. La mia è sia ironia che un’amara constatazione”.
Zamparini ribadisce che i contestatori non sono più di cinquanta: “Sono cinquanta a cui si da troppa enfasi, mi dispiace per la città di Palermo che non è rappresentata da questa frangia e dai loro cori beceri. Come Udine, non è quei dieci, venti che hanno contestato la squadra dopo la sconfitta con la Roma. In Inghilterra la Thatcher sbatteva certa gente in galera e così allo stadio sono tornate le famiglie”.
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