PALERMO. Maurizio Zamparini continua a pensare al pareggio di Modena con il Carpi e al rigore concesso alla formazione di Castori. Per Zamparini quel rigore non c’era e lo ribadisce in un’intervista pubblicato nelle pagine del “Giornale di Sicilia” oggi in edicola. “Penso ancora al rigore inesistente che ci hanno fischiato contro. È l’abc del calcio, il nostro Goldaniga era in vantaggio e Mancosu con molta malizia gli è finito sulle gambe. Gli arbitri dovrebbero saperle certe cose. All’assistente di Rizzoli che ha segnalato il presunto fallo non stiamo molto simpatici. Aveva la prospettiva peggiore per giudicare l’episodio, ma ha deciso lui. Nessun rigore a nostro favore? Non lo so. Probabilmente c’è chi ce l’ha un po’ con il Palermo e un po’ con me, perchè sanno che, quando ho qualcosa da dire, li bacchetto pubblicamente”. Un paragone per Schelotto: “Si sta facendo guidare e apprezzare da tutti, ha grande carisma ed esperienza, che gli deriva dal suo lavoro al Lanus e dalla grandissima carriera come calciatore. Mi ricorda gente come Mancini, Sousa e Montella, bravi nel fare il salto da calciatore a tecnico, abituati a essere ambiziosi e a pensare in grande. Spero ancora che, magari nel giro di un mesetto, la sua posizione possa definirsi e il suo ruolo sia riconosciuto ufficialmente. Non sta sbagliando niente. Forse solo il cambio di modulo col Carpi non mi ha convinto, tirando fuori Gilardino e mettendo Cristante, che deve crescere sul piano atletico, paradossalmente ci siamo scoperti. Ma non è stato un errore, il nostro allenatore deve ancora prendere le misure al campionato italiano, conoscere ulteriormente i nostri giocatori e quelli avversari. Al posto di Gila mi sarei aspettato Balogh, ma capisco anche che non va bruciato”. Zamparini blinda Tedesco: “Giovanni è un uomo di fiducia assoluta per me e per il club. Al segretario generale Felicori dicevo che, visto che è in possesso del patentino, sarebbe stato ideale per noi e mi dispiacevo che fosse a Malta. Felicori, invece, mi ha detto che era a Palermo e non aveva vincoli con nessun club, così l’ho chiamato. Lui è palermitano e innamorato di Palermo, è felice di fare questo percorso di crescita, da aiutante di Barros Schelotto, che sta iniziando come Iachini a Venezia. Spero che Giovanni resti a lungo con noi e diventi un grande allenatore”. Oggi ultimo giorno di mercato della sessione invernale, il Palermo non farà tantissimo: “Non ci mancano i titolari, abbiamo sostituito qualche seconda linea. Adesso chi sta dietro le quinte e ha un ruolo quotidiano importante si farà trovare pronto all’occorrenza, al contrario di gente che si lamentava perchè non giocava”.